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-  Anziani  con  disturbi  dell’adattamento  affetti  da  disturbi  dell’umore,  disturbi
                d’ansia o da lutto patologico;
             -  Anziani affetti da patologie cronico degenerative pazienti che già presentano
                sintomi clinici significativi per la diagnosi di una malattia cronico degenerativa;
             -  Anziani non autosufficienti che presentano disabilità fisica.

          3.1  La valutazione diagnostica

          Intraprendere un processo di valutazione con un soggetto anziano, richiede la necessità di
          un approccio multidimensionale che includa tutte quelle variabili che possono avere un
          ruolo significativo nell’invecchiamento. L’uso di una batteria di strumenti psicodiagno-
          stici standardizzati permette, inoltre, una valutazione obiettiva dello stato del paziente,
          nonché un più accurato monitoraggio degli interventi terapeutico-riabilitativi effettuati.
          A questo proposito è utile affrontare il problema dell’ansia che il soggetto anziano può
          provare di fronte agli strumenti testistici; infatti, non fa parte dell’esperienza dell’anziano
          avere familiarità con le procedure utilizzate per la somministrazione e l’esecuzione delle
          prove psicometriche. Il clinico, quindi, dovrebbe utilizzare alcuni accorgimenti per neu-
          tralizzare o almeno ridurre l’ansia di prestazione e il timore del giudizio che l’anziano può
          presentare, creando le condizioni per l’instaurarsi di una buona relazione in cui il soggetto
          si trovi a suo agio durante l’incontro. Ciò non esclude la necessità di studiare e mettere
          a punto strumenti standardizzati sempre più ecologici e vicini all’esperienza di vita della
          singola persona. La scelta degli strumenti diagnostici disponibili sul mercato dovrebbe
          privilegiare quelli più vicini alle competenze abituali della persona anziana che intrapren-
          de il percorso psicodiagnostico.

          3.1.1 Anziani con disturbi dell’adattamento
          La salute mentale nell’anziano è un importante ambito di interesse per la psicologia clini-
          ca. Nell’invecchiamento si osserva una presenza significativa di pluripatologie di ordine
          funzionale (ansia e depressione) ed organico (la demenza è quella di maggiore interesse
          per la sua rilevanza epidemiologica e per l’impatto in termini di salute pubblica).
          Nella valutazione della persona anziana quindi è necessario identificare quegli aspetti di
          sofferenza e di disagio psicologico che possono da una parte costituire i sintomi di un
          disturbo psicopatologico specifico e dall’altra essere la manifestazione di una malattia
          organica.
          E’ importante sottolineare che le condizioni di disagio psicologico nell’anziano non sono
          frutto esclusivamente dell’invecchiamento, come il senso comune pensa, ma sono il risul-
          tato dell’impatto degli eventi sociali, relazionali, personali (psicologici e somatici) della
          persona.
          L’individuazione e l’adeguato approccio ai disturbi psicopatologici dell’anziano sono in-
          fluenzati da una serie di difficoltà che rendono difficile la valutazione diagnostica. Tra le
          molteplici difficoltà si possono citare:
          −  il rapporto tra età e sintomatologia: la presenza di patologie specifiche infatti, possono
             indurre effetti sia sulla cognizione che sull’umore condizionando così anche le mani-
             festazioni sintomatologiche;
          −  la presenza di alcune comorbilità somatiche può rendere difficile talvolta la diagnosi

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