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2.1 L’intervento di Psicologia della salute e di comunità
La promozione attiva della salute degli anziani rappresenta uno degli obiettivi princi-
pali dell’intervento della Psicologia di comunità, sia per le ricadute sul benessere del-
le persone, sia per il minore carico assistenziale e di cura connesso. L’Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS), pone come obiettivo primario delle politiche sanitarie e
sociali, rispetto al fenomeno dell’invecchiamento della popolazione, “il mantenimento,
con l’avanzare dell’età delle persone, del più alto livello possibile delle funzioni fisiche,
mentali e sociali”, spostando l’attenzione sempre più dall’ambito curativo a quello pre-
ventivo. Di grande importanza saranno quindi le attività di tipo informativo e le cam-
pagne di educazione volte a promuovere una maggior sensibilità sociale e culturale ai
problemi dell’invecchiamento. Uno degli ostacoli alla realizzazione di interventi mirati
spesso rimane una concezione stereotipata dell’invecchiamento, in cui l’anziano spesso
viene concepito come un soggetto bisognoso in senso lato, che assorbe risorse dalla
società. Mentre un tempo la vecchiaia era la fase della saggezza e dell’equilibrio mo-
rale e l’anziano era la memoria storica della società, oggi la cultura dominante tende
a delinearlo come un “soggetto inattivo”, in quanto economicamente non produttivo.
Anche se l’anziano in età molto avanzata può perdere gradualmente l’autosufficienza
come conseguenza del manifestarsi di patologie deabilitanti e disabilitanti, sia fisiche che
psichiche, tale condizione non accomuna l’intera popolazione anziana. Molti dei soggetti
non più giovani godono infatti di buone condizioni fisiche, hanno prospettive di vita più
lunghe e si trovano a progettare un futuro potenzialmente ricco di interessanti esperien-
ze di vita e possibilità di autorealizzazione. Queste considerazioni portano l’intervento
psicologico ad incentrarsi sulla promozione di una cultura della vecchiaia associata ad
un’idea di invecchiamento senza pregiudizi. Un importante obiettivo è quindi il cambio
di mentalità rispetto alle problematiche relative all’invecchiamento attraverso interventi
di informazione e sensibilizzazione su vasta scala, volti a creare una specifica sensibilità
e una formazione adeguata alle problematiche dell’anziano e alle esigenze connesse con
il suo stato. Appare dunque essenziale, per comprendere il fenomeno “invecchiamento”,
definire che cosa si debba intendere con questo termine e quali siano gli aspetti salienti
che lo caratterizzano.
Nella ambito della prevenzione l’intervento della psicologia pone l’attenzione sull’im-
portanza nel soggetto anziano del mantenimento di attività mentali, sociali e fisiche che
permettano di conservare le funzionalità residue e di prevenirne il loro decadimento.
Tali attività avranno il compito di prevenire le problematiche correlate con la perdita
di capacità e di abilità; è noto infatti che la senescenza, che spesso è ritenuta dominata
esclusivamente da processi di deterioramento e di perdita, è invece influenzata da variabili
complesse che possono favorire un invecchiamento di successo equilibrando processi di
logoramento e di plasticità.
Un efficace strumento per amplificare i meccanismi di difesa dell’organismo e del cervel-
lo è rappresentato dall’attività mentale e fisica. Da ciò deriva l’importanza di interventi
preventivi rivolti agli anziani che promuovano i metodi dell’invecchiare con successo,
mantenendo il più possibile l’autonomia e l’autosufficienza fisica, psichica e socio-eco-
nomica tramite attività di socializzazione, attività culturali e un aumento della prevalenza
degli anziani che praticano un’attività fisica regolare e moderata: quest’ultima nell’anzia-
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