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Da questo punto di vista il bullismo diventa uno degli aspetti in cui si può manifestare il
disagio in età adolescenziale, e spesso è legato a malessere psicologico, comportamenti
devianti, uso di alcool e/o sostanze psicoattive.
2. INTERVENTO
La letteratura internazionale legata al tema del bullismo e ai possibili metodi di intervento
per prevenirlo ed affrontarlo, ha proposto nel corso di questi ultimi anni interventi con ca-
ratteristiche diverse; non c’è un accordo chiaro e definitivo tra i ricercatori su quali siano
i requisiti che garantiscono risultati di efficacia. Esiste un accordo sostanziale nel sottoli-
neare l’importanza di un coinvolgimento globale dell’intera comunità scolastica (docenti,
allievi, personale non docente) e non solo, e di prevedere una continuità nel tempo degli
interventi di prevenzione.
Gli interventi possono essere rivolti:
- a gruppi non coinvolti nel fenomeno; sono in genere interventi orientati a obiettivi
ampi quali la promozione della prosocialità e della legalità, con l’intento di attivare pro-
cessi di partecipazione e di responsabilizzazione;
- a gruppi coinvolti e quindi con l’obiettivo di contrastare le azioni aggressive tra pari;
sono interventi che prevedono spesso l’integrazione di un approccio punitivo-disciplinare
e metodi di mediazione sulla risoluzione dei conflitti.
- a ragazzi/e coinvolti in prima persona e su cui è necessario prevedere trattamenti
di counseling e riabilitazione sia per le vittime che per i protagonisti delle azioni di
bullismo.
2.1 Il ruolo specifico dello psicologo all’interno della rete degli interventi
Tenuto conto di quanto premesso e delle esperienze più significative a livello nazionale,
risulta chiaro come lo specifico della Psicologia del Servizio Sanitario Nazionale, all’in-
terno di interventi di prevenzione e trattamento nelle situazioni di violenza tra pari, non
possa che esplicarsi all’interno di una rete multidisciplinare e a seguito di una lettura
accurata del contesto e dei bisogni in tale contesto presenti.
Sul versante della prevenzione:
- interventi di Psicologia di comunità: attivano e rendono funzionante una rete all’in-
terno di un istituto scolastico e della comunità territoriale allargata in cui l’istituto è col-
locato, con il coinvolgimento non solo del gruppo dei pari ma anche degli adulti, per
condividere formazione e strategie.
- Interventi di potenziamento delle abilità emotive e sociali: percorsi che attraverso stru-
menti come il role-playing o altri stimoli possono favorire le modalità comunicative e
relazionali dei ragazzi all’interno dei gruppi classe.
- Interventi di formazione a gruppi di ragazzi, con l’obiettivo di attivare modelli di
‘supporto tra pari’, basati sulla possibilità che i ragazzi stessi siano ‘agenti di cambia-
mento’.
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