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dagli specialisti come la più “pulita” (clean) delle dipendenze (Lavanco, Milio, 2006;
Lavanco, Milio Croce, 2008). Una delle complicazioni maggiori di questo tipo di dipen-
denza risiede nella cosiddetta sindrome di burnout, caratterizzata da fatica e spossamento
psicofisico estremi.
3.5 Cyberdipendenza e Internet Addiction
Fenomeno vasto e di difficile definizione, quella della dipendenza da internet si declina
in varie modalità. La Cyberdipendenza può comprendere: la ricerca della sessualità nella
rete (visioni, incontri, etc.) gli acquisti compulsivi on-line, le modalità di comunicazione
multimediali sincroniche (chat) e diacroniche (email). In sintesi elementi che spingono a
preoccupazione sono legati all’eccessivo tempo dedicato ad internet ed alla difficoltà nel
mantenere i limiti che il soggetto si pone; alla progressiva “sostituzione” del mondo reale
con il mondo virtuale, etc.
3.6 Gioco d’azzardo
E’ esperienza comune a molti l’avere tentato di sfidare la fortuna attraverso l’acquisto di
un biglietto di una lotteria, l’avere scommesso su una competizione sportiva, compilato
una schedina o giocato al lotto. Si tratta di un comportamento privo di rischi o conse-
guenze per la maggior parte di persone e per certi aspetti addirittura funzionale. Giocare
d’azzardo può infatti offrire la possibilità di sperare, con poca spesa e con poca fatica, di
potere cambiare la propria vita, di migliorarla, di realizzare un piccolo sogno, di sfidare
o interrogare la sorte, vivere un’emozione diversa, regalarsi una parentesi di evasione o
distrazione. Tuttavia per taluni tale esperienza non si riduce e non si conclude in una in-
nocua parentesi ed il ricorso al gioco rischia di diventare sempre più continuativo trasfor-
mandosi in una forma di compulsività e di dipendenza con pesanti conseguenze su diversi
piani. Pur non avendo a disposizione in Italia dati e ricerche di tipo epidemiologico su lar-
ga scala, diversi indicatori segnalano come il fenomeno gioco d’azzardo stia presentando
problematicità crescenti (Croce, et al 2009). Si pensi ad esempio all’aumento di richieste
di aiuto a servizi pubblici o privati da parte di giocatori o loro familiari, allo sviluppo di
forme di auto-aiuto, al crescente – sebbene alterno – allarme sociale legato a fatti di cro-
naca ed al crescente fenomeno dell’usura in parte non marginale imputabile al gioco. Di
certo si sta assistendo ad una progressiva trasformazione dell’offerta di giochi che rischia
di presentare un incremento di rischi di deriva di tipo problematico o patologico. Alcuni
studi hanno infatti indicato con chiarezza- in un certo senso confermando una conside-
razione intuitiva- la chiara relazione tra maggiori disponibilità di giochi e l’aumento non
solo del numero di “clienti” ma anche dei giocatori problematici o patologici.
Ma il fenomeno che si sta osservando presenta anche importanti e preoccupanti trasfor-
mazioni sul piano qualitativo. Si pensi ad esempio a come in molti locali pubblici si sia
passati da giochi di carte che presentavano e rispondevano a bisogni di socializzazione
a slot machine che vedono persone diverse impegnate in maniera solitaria “contro una
macchina”. Ed il giocare in solitudine rappresenta una delle principali cause di sviluppo
del problema. Ma non è questa l’unica e forse principale trasformazione alla quale si sta
assistendo e che per sintesi si schematizza nella seguente tabella.
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