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3.2 L’exercise addiction
Gli studi condotti da Bomber et al (2003) hanno evidenziato alcuni criteri generali dai
quali è possibile fare una diagnosi di “exercise addiction” isolando quattro dimensio-
ni specifiche: a) nella presenza di un funzionamento alterato in almeno due delle aree
seguenti: psicologica (incapacità di svolgere un’attività con concentrazione a causa del
pensiero ricorrente all’allenamento); sociale e/o lavorativa (insorgenza di problemi so-
ciali, familiari o lavorativi connessi ad una assidua pratica sportiva); fisica (presenza di
overtraining o allenamento nonostante un parere contrario del medico o in presenza di
un infortunio); comportamentale (persistenza di un comportamento stereotipato o mirato
all’autopunizione). b) Sintomi di astinenza: presenza di un desiderio persistente di alle-
narsi e di un tentativo fallito di ridurre l’attività fisica praticata; insorgenza di un disagio
fisico o psicologico dovuto alla riduzione o alla cessazione dell’attività e delle abitudini
di allenamento. c) Caratteristiche psicologiche e comportamentali tipiche dei soggetti di-
pendenti: tolleranza; eccesso di attività fisica; allenamento solitario; inganno e menzogna;
motivazioni ossessive che orientano l’attività sportiva (come il controllo del peso, il con-
trollo dell’immagine corporea, il controllo del sonno). d) Presenza di disturbi alimentari:
anoressia e bulimia o di comportamenti, in genere, di controllo alimentare (assunzione di
integratori). Secondo Yates, (1991) poi, la pratica dell’attività fisica sarebbe connessa ai
disturbi alimentari per l’attenzione eccessiva al controllo dell’immagine corporea (Man-
dalà, 2008).
3.3 La dipendenza da sesso
Secondo il National Council of Sexual Addiction, si definisce come “sexual addiction la
“persistente e crescente modalità di comportamento sessuale messo in atto nonostante
il manifestarsi di conseguenze negative per sé e per gli altri”. Le dipendenze sessuali
comprenderebbero comportamenti sessuali compulsivi, l’ipersessualità e le turbe carat-
terizzate da un disordine del controllo degli impulsi, ma anche sintomi comportamenta-
li (rapporti sessuali frequenti, masturbazione compulsiva, instabilità relazionale, ecc.) e
sintomi emozionali (senso di colpa nei confronti del partner, impotenza, vergogna, ecc.).
Diverse e spesso antitetiche tuttavia sono le definizioni e le interpretazioni eziopatolo-
giche che a tale problematica sono state date (Avenia, Pistuddi, 2007). Una particolare
attenzione va rivolta ai rischi di deriva patologica collegati al mondo del web (si veda il
riferimento alla cyberaddiction): pornodipendenza, uso compulsivo delle chat e cosi via
(Valleur,Matysiak, 2004).
3.4 Il lavoro patologico
La dipendenza da lavoro può essere definita come la relazione patologica di un sogget-
to rispetto al proprio lavoro, a cui vengono consacrati in maniera crescente tempo ed
energie, a dispetto delle conseguenze negative sulla propria salute e sulla propria vita
personale, affettiva e familiare. Per sua correlazione con uno dei valori fondamentali
della società occidentale (il lavoro), il fenomeno della dipendenza da lavoro, che nella
letteratura americana viene denominato con l’efficace termine workaholism, è descritto
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