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traumatico di intensità grave può determinare la possibilità che si instaurino disturbi psi-
          copatologici di maggiore spessore clinico. Un tale tipo di valutazione, però, può essere
          effettuata solo nel caso di eventi discreti, facilmente identificabili, connotati da un aspetto
          traumatico facilmente riconoscibile: un’aggressione, uno stupro, un infarto del miocardio
          o un grave infortunio sono traumi facilmente connotabili per cui risulta sufficientemente
          agevole il riconoscimento dello stesso fattore originario fornito di rilevanza etiologica e
          causale. Al contrario, risulta molto più complesso e difficile valutare la gravità di espe-
          rienze che dipendono più ampiamente dalla valutazione che viene effettuata dalla perso-
          na, ossia le condizioni psicologiche nelle quali un ruolo rilevante è costituito, oltre che
          dall’evento, anche dall’insieme dei fattori individuali. Una bassa autostima, una ridotta
          controllabilità degli eventi, preesistenti disturbi psicopatologici o disturbi psichiatrici nei
          familiari, caratteristiche di personalità per cui si tende ad affrontare un problema emotivo
          con strategie di ipercontrollo e di evitamento, i giovani più che gli adulti, un basso livello
          socioeconomico, la coesistenza di disfunzioni relazionali familiari, precedenti esposizioni
          ad eventi stressanti, specie se non superati adeguatamente, sono tra le variabili soggettive
          che sembrano rivestire un ruolo di rilievo nella formazione di una risposta ad un evento
          traumatico.
          Ne consegue che lo psicologo può emettere l’ipotesi di disturbi psichici come originati da
          condizione professionale, nello specifico Disturbo dell’adattamento cronico e Disturbo
          post traumatico da stress cronico, solo integrando un approfondito assessment del sog-
          getto con l’analisi delle situazioni di costrittività organizzativa e di un articolato setting di
          test psicodiagnostici inerenti sia la specificità dei disturbi psico-comportamentali denun-
          ciati, sia le caratteristiche di personalità e gli stili di vita.

          Assessment anamnestico
          Di seguito le situazioni di costrittività organizzativa che costituiscono anche la base ana-
          litica per l’accertamento successivo di una condizione di mobbing strategico (per una
          specifica trattazione sia normativa che tecnico professionale si rimanda a Fattorini, 2008)
          che necessitano di essere approfondite durante i colloqui clinici:

          •  Marginalizzazione dalla attività lavorativa
          •  Svuotamento delle mansioni
          •  Mancata assegnazione dei compiti lavorativi, con inattività forzata
          •  Mancata assegnazione degli strumenti di lavoro
          •  Ripetuti trasferimenti ingiustificati
          •  Prolungata attribuzione di compiti dequalificanti rispetto al profilo professionale pos-
             seduto
          •  Prolungata attribuzione di compiti esorbitanti o eccessivi anche in relazione a even-
             tuali condizioni di   handicap psico-fisici
          •  Impedimento sistematico e strutturale all’accesso a notizie
          •  Inadeguatezza strutturale e sistematica delle informazioni inerenti l’ordinaria attività
             di lavoro
          •  Esclusione reiterata del lavoratore rispetto ad iniziative formative, di riqualificazione
             e aggiornamento professionale
          •  Esercizio esasperato ed eccessivo di forme di controllo.
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