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Le prestazioni sono l’insieme delle attività normalmente comprese tra le funzioni preven-
tive, diagnostiche, curative e riabilitative svolte dagli esercenti le professioni sanitarie (in
questo caso gli psicologi) negli ambiti di lavoro loro assegnati.
Sulla scorta delle precedenti riflessioni, riteniamo che i Livelli essenziali di assistenza
debbano essere intesi come delle “grandi aree di offerta” alle quali riferire le specifiche
attività/servizi che sono ritenuti essenziali per la tutela della salute vista nelle sue diverse
espressioni e nella sua globalità.
Per arrivare alla individuazione delle prestazioni nei Livelli essenziali, dovrebbe essere
quindi necessario:
a) Identificare all’interno dei livelli la gamma delle attività che debbono essere organiz-
zate per rispondere a ben definite finalità (Funzioni, Percorsi assistenziali, Processi di
lavoro).
b) Individuare nell’ambito di tali attività e processi di lavoro le singole prestazioni
erogabili e il relativo standard. Tale processo è attualmente possibile, in modo puntuale
e circoscritto solo in determinati ambiti, come nel caso delle prestazioni di assistenza
psicologica all’interno di funzioni regolate da protocolli, accordi o documenti specifi-
camente riferiti; in altre circostanze, invece, la variabilità determinata dall’adozione di
specifici criteri ed adeguate metodologie, amplia notevolmente il concetto di prestazio-
ne erogabile.
c) individuazione e analisi dei processi di lavoro psicologici all’interno dei percorsi assi-
stenziali in cui vengono erogate prestazioni psicologiche cercando di definire, per ciascun
regime di erogazione: la natura del bisogno individuato, il livello di complessità e inten-
sità degli interventi psicologici erogati.
2.1 Percorso Assistenziale
Il concetto di percorso rimanda intuitivamente alla prospettiva dell’individuo che deve
compiere un ideale tragitto tra il suo bisogno di salute e l’ottenimento di un beneficio;
quindi si colloca nella dimensione di “processo” all’interno del Ssn e delle sue articolazio-
ni. Il costrutto di percorso assistenziale si rifà al concetto di critical - pathways, apparso
agli inizi degli anni ‘50 come programma di valutazione delle tecnologie per coordinare
professionisti e stabilire correttamente la sequenza temporale dette attività; nato nel cam-
po dell’economia, è stato successivamente adattato all’ambito clinico dove si è incontrato
col filone di pensiero del miglioramento della qualità.
Le varie definizioni di percorso rimandano tutte ad uno specifico contenuto clinico, ma
hanno anche un contenuto organizzativo che è tendenzialmente crescente.
Si può, infatti, schematicamente notare che si passa dalla prospettiva di singolo episodio
o stadio di malattia anche all’interno di una singola disciplina (percorso diagnostico-tera-
peutico), alla integrazione di più discipline (percorsi integrati), alla gestione di una spe-
cifica patologia (profili assistenziali). Bisogna rilevare che le varie definizioni si rifanno
ad un concetto unitario di standardizzazione (basata su prove di efficacia) e integrazio-
ne multidisciplinare dei processi assistenziali funzionali al raggiungimento di risultati
di salute espliciti. Il prodotto di questo lavoro specifica il contenuto dei relativi livelli
di assistenza in termini di processi di lavoro e prestazioni e fornisce elementi utili per la
definizione di standard (qualitativi e quantitativi) a garanzia dell’appropriatezza clinica e
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