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La nuova autonomia riconosciuta alle Regioni e Province Autonome nell’organizzazione
dei servizi sanitari e sulle modalità di finanziamento dei servizi deve accompagnarsi a
certezze sulle prestazioni da erogare e sulle risorse a disposizione. Per maggiori dettagli
riguardo il problema della regionalizzazione dei LEA bisogna riferirsi al documento del
2001: “Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Au-
tonome di TN e BZ”. L’Accordo del 22/11/2001 afferma che i soggetti locali possano,
con costi a proprio carico, individuare Lea aggiuntivi. L’attuazione, il monitoraggio e
l’aggiornamento dei LEA costituiscono il primo obiettivo strategico del PSN 2003-2005.
Interessante evidenziare che il Piano definisce i livelli come “essenziali ed appropriati”. Il
PSN 2003-2005 rileva che il significato innovativo dell’introduzione dei LEA è consistito
nell’aver definito i diritti sanitari dei cittadini e nell’aver introdotto uno strumento per il
governo del Ssn e non un semplice modo per ridimensionare la spesa, e fissa i seguenti
obiettivi strategici:
- disporre di un consolidato sistema di monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza,
tramite indicatori che operino in modo esaustivo a tutti e tre i livelli di verifica (ospedalie-
ro, territoriale e ambiente di lavoro), grazie anche all’utilizzo dei dati elaborati dal Nuovo
Sistema Informativo Sanitario;
- costruire indicatori di appropriatezza a livello del territorio che siano centrati sul pazien-
te e non sulle prestazioni;
- diffondere i modelli gestionali delle Regioni e delle Aziende Sanitarie in grado di ero-
gare i Livelli Essenziali di Assistenza con un corretto bilanciamento tra i costi e la qualità
(bench-marking a livello regionale ed aziendale);
- riconosce che i livelli non sono “minimi”, e dall’altro individua l’appropriatezza come
la linea di fondo seguita nella definizione dei servizi e delle prestazioni da garantire nel
nostro Paese.
Richiama, a tal fine, alcuni fondamentali principi:
- il livello dell’assistenza erogata, per essere garantita, deve poter essere misurabile tra-
mite opportuni indicatori;
- le prestazioni, che fanno parte dell’assistenza erogata, non possono essere considerate
essenziali se non sono appropriate;
- gli indicatori di appropriatezza vengono calcolati nei diversi livelli di erogazione del
servizio (territorio, ospedale, ambiente di lavoro) e verificano la correttezza dell’utilizzo
delle risorse impiegate in termini di bilanciamento qualità-costi.
Rileva che la messa a punto dei LEA, tuttavia, ha portato alla luce alcune aree di partico-
lare complessità, quali:
- appropriatezza clinico - assistenziale e organizzativa, che richiede un processo continuo che
va sostenuto sistematicamente da parte del livello centrale, regionale/provinciale aziendale
e professionale del Ssn per gli aspetti di relativa competenza, per migliorare l’impiego delle
risorse e la qualità dei servizi, anche in rapporto alla introduzione di nuove tecnologie;
- integrazione socio-sanitaria, che richiede di individuare ulteriori fonti di finanziamento
per le prestazioni che sono state escluse totalmente o parzialmente dai LEA.
2. PSICOLOGIA E LEA
Nell’applicazione dei LEA alla Psicologia nel Ssn siamo ben consapevoli delle difficoltà
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