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e multidisciplinare associandola, per esempio, con altre tecniche, quali la Rimotivazione e
la Reminiscenza. La meta-analisi curata da Spector e Orrel (2000) è giunta alla conclusio-
ne, sulla base dell’esame di studi randomizzati controllati, che la Reality Orientation The-
rapy è efficace sia sulla cognitività, sia sul piano comportamentale. Altri studi (Zanetti et
al., 2001) dimostrerebbero effetti positivi a lungo termine sulla progressione della demen-
za e sull’istituzionalizzazione. Il recente lavoro svolto dalla Cochrane Library, finalizzato
alla revisione della letteratura sulle tecniche di stimolazione cognitiva, ha confermato gli
effetti positivi della Reality Orientation Therapy.
Riabilitazione cognitiva
La neuroriabilitazione “rappresenta un provvedimento volto al raggiungimento del massi-
mo grado di autonomia e di indipendenza possibile attraverso il recupero e/o la compensa-
zione delle abilità cognitive e comportamentali compromesse; tale provvedimento risulta
essere finalizzato, pertanto, al miglioramento della qualità della vita del paziente e al rein-
serimento dell’individuo nel proprio ambiente familiare e sociale” (Mazzucchi, 1999).
Viene condotta secondo metodiche tradizionali (“carta e matita”) oppure al computer (ad
esempio, il pacchetto Rehacom di Schuhfried). L’intervento riabilitativo nei processi
di invecchiamento non costituisce una cura alla progressione della patologia, ma contri-
buisce al miglioramento la qualità della vita ed del livello di autosufficienza dei pazienti
negli stadi in cui la gravità della patologia è di livello lieve o moderato, ritardandone in
parte il declino cognitivo. Aiuta, inoltre, il paziente a modificare le proprie strategie per
un adattamento funzionale nonostante la perdita progressiva della funzionalità cognitiva
(es. l’utilizzo dell’agenda).
Rispetto alla riabilitazione tradizionale, l’intervento riabilitativo assistito dal computer
offre alcuni, indubbi, vantaggi:
• Possibilità di esercitare funzioni che richiedono di analizzare materiale visivo e di
esplorare lo spazio.
• Capacità di presentare e registrare informazioni e risposte anche nell’ordine di mil-
lisecondi.
• Possibilità di avere un immediato feed-back sulla qualità dell’esecuzione e delle
risposte.
• Flessibilità e adattabilità dei programmi alla gravità dei sintomi di ogni paziente
• Possibilità di apprendere le procedure d’uso anche da pazienti con gravi difficoltà
mnestiche
• Possibilità di utilizzare i programmi a proprio domicilio.
Gli obiettivi dell’intervento riabilitativo dipendono da un accurato percorso diagnostico
iniziale e sono soggetti a periodiche revisioni, sulla base del monitoraggio continuo dei
cambiamenti del paziente.
Il Memory Training: la perdita di memoria fa parte della definizione stessa di demenza.
Nella demenza vi è una differenza importante fra la perdita della memoria semantica, che
è precoce, e quella procedurale o implicita che è invece gravemente persa solo nelle fasi
più avanzate della malattia. L’obiettivo dell’intervento riabilitativo è quello di migliora-
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