Page 147 - Sipsot Libro Linee di Indirizzo_27_aprile
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−   Attività di informazione, sensibilizzazione e prevenzione
          −   Attività di protezione e cura sia dei soggetti maltrattati che dei maltrattanti
          −   Attività di ricerca, aggiornamento e raccolta dati sul fenomeno del maltrattamento e
          abuso all’infanzia
          −   Predisposizione di ambienti adeguati alle audizioni protette di minori
          −   Sviluppo  di  patnership  sul  territorio  con  l’inclusione  nella  rete  di  protezione  di
          comunità educative e familiari.

          7.  Linee di indirizzo condivise sulle modalità di integrazione tra la Struttura di
          Psicologia n°2 dell’Azienda Provinciale per i Servizi e i servizi socio-assistenziali
          degli enti locali nell’area del maltrattamento, abuso infantile e della genitorialità
          problematica, Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, Trento.
          Enti coinvolti nella stesura del protocollo d’intervento e partnership
          Le linee di indirizzo in questione, sono frutto di un lavoro che ha coinvolto i servizi psico-
          logici e sociali del territorio e costituiscono uno strumento operativo uniforme e integrato
          capace di rispondere, nei diversi contesti, ai seguenti obiettivi:
              •  Favorire  l’emergere  dei  fenomeni  di  maltrattamento  e  abuso  nei  confronti  dei
                 minori
              •  Assicurare una presa in carico precoce e integrata dei minori attraverso gli stru-
                 menti di tutela
              •  Uniformare gli interventi assistenziali ed i procedimenti diagnostici e terapeutici
              •  Integrare le attività tra operatori di ambiti diversi
              •  Individuare e ottimizzare le risorse specifiche dei servizi pubblici
          Punti di forza e specificità
          Il punto di forza di tali linee di indirizzo sta nella specificazione delle diverse modalità di
          integrazione tra il Servizio Sanitario e il Servizio sociale:
          Vengono declinate in 3 modalità principali di integrazione:
          1 -  Il progetto integrato: si fa riferimento a quei progetti d’intervento che necessitano
          di interventi integrati tra la Struttura di Psicologia e il Servizio Socio-Assistenziale e si
          definiscono quindi i reciproci ruoli ed interventi integrandoli nel percorso di aiuto.
          2 -  La collaborazione: si fa riferimento a quelle situazioni che non necessitano l’atti-
          vazione di un progetto integrato, ma nelle quali, in momenti di criticità, possono essere
          attivate forme di collaborazione per gli interventi rispetto ai quali ciascun servizio è
          titolare.
          3 -  La consulenza: si fa riferimento alla possibilità di richiedere interventi consulenziali
          per problematiche relative alle situazioni in carico e chiarisce le modalità di attivazione di
          tali richieste.
          Si sottolinea che ognuna delle modalità di integrazione delineate è regolamentata da ap-
          posita procedura e che sono previste revisioni annuali sia degli aspetti metodologici che
          operativi delle linee di indirizzo.

          8.  L’esperienza  dell’Ospedale  Pediatrico  “Giovanni  XXIII”  di  Bari:  il  Progetto
          GIADA (Gruppo Interdisciplinare Assistenza Donne e bambini Abusati).
          Enti coinvolti nella stesura del protocollo d’intervento e partnership
          Allo scopo di garantire una efficace accoglienza del bambino abusato, capace di prendersi

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