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− Attività di informazione, sensibilizzazione e prevenzione
− Attività di protezione e cura sia dei soggetti maltrattati che dei maltrattanti
− Attività di ricerca, aggiornamento e raccolta dati sul fenomeno del maltrattamento e
abuso all’infanzia
− Predisposizione di ambienti adeguati alle audizioni protette di minori
− Sviluppo di patnership sul territorio con l’inclusione nella rete di protezione di
comunità educative e familiari.
7. Linee di indirizzo condivise sulle modalità di integrazione tra la Struttura di
Psicologia n°2 dell’Azienda Provinciale per i Servizi e i servizi socio-assistenziali
degli enti locali nell’area del maltrattamento, abuso infantile e della genitorialità
problematica, Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, Trento.
Enti coinvolti nella stesura del protocollo d’intervento e partnership
Le linee di indirizzo in questione, sono frutto di un lavoro che ha coinvolto i servizi psico-
logici e sociali del territorio e costituiscono uno strumento operativo uniforme e integrato
capace di rispondere, nei diversi contesti, ai seguenti obiettivi:
• Favorire l’emergere dei fenomeni di maltrattamento e abuso nei confronti dei
minori
• Assicurare una presa in carico precoce e integrata dei minori attraverso gli stru-
menti di tutela
• Uniformare gli interventi assistenziali ed i procedimenti diagnostici e terapeutici
• Integrare le attività tra operatori di ambiti diversi
• Individuare e ottimizzare le risorse specifiche dei servizi pubblici
Punti di forza e specificità
Il punto di forza di tali linee di indirizzo sta nella specificazione delle diverse modalità di
integrazione tra il Servizio Sanitario e il Servizio sociale:
Vengono declinate in 3 modalità principali di integrazione:
1 - Il progetto integrato: si fa riferimento a quei progetti d’intervento che necessitano
di interventi integrati tra la Struttura di Psicologia e il Servizio Socio-Assistenziale e si
definiscono quindi i reciproci ruoli ed interventi integrandoli nel percorso di aiuto.
2 - La collaborazione: si fa riferimento a quelle situazioni che non necessitano l’atti-
vazione di un progetto integrato, ma nelle quali, in momenti di criticità, possono essere
attivate forme di collaborazione per gli interventi rispetto ai quali ciascun servizio è
titolare.
3 - La consulenza: si fa riferimento alla possibilità di richiedere interventi consulenziali
per problematiche relative alle situazioni in carico e chiarisce le modalità di attivazione di
tali richieste.
Si sottolinea che ognuna delle modalità di integrazione delineate è regolamentata da ap-
posita procedura e che sono previste revisioni annuali sia degli aspetti metodologici che
operativi delle linee di indirizzo.
8. L’esperienza dell’Ospedale Pediatrico “Giovanni XXIII” di Bari: il Progetto
GIADA (Gruppo Interdisciplinare Assistenza Donne e bambini Abusati).
Enti coinvolti nella stesura del protocollo d’intervento e partnership
Allo scopo di garantire una efficace accoglienza del bambino abusato, capace di prendersi
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