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Privacy secondo le norme del codice deontologico degli psicologi.
Raccomandazione N.2
La periodicità e la tempistica delle valutazioni dovranno essere come standard condotte
almeno ogni due anni e subordinate, per una appropriata valutazione della tempistica,
alla valutazione delle seguenti variabili:
risorse umane (rapporto attività richieste/numero personale dedicato),
area clinica di appartenenza (stratificazione dei bisogni emotivi per aree quali:
es. Reparti ospedalieri con criticità potenziale maggiore (oncologica, dialisi)
criticità intermedia (cardiologica, neurologica)
criticità ridotta (ginecologica-ostetricia);
Raccomandazione N.3
E’importante che la soddisfazione soggettiva dei pazienti venga esaminata, su casistica
rappresentativa, almeno una volta all’anno e suddivisi per Dipartimenti e Strutture rap-
portata ai dati dell’anno precedente e confrontata con gli obiettivi annuali prefissati dalle
unità esaminate.
2. FASE PROCESSUALE DELLA CORREZIONE DEL PROBLEMA
L’assemblaggio delle informazioni scaturite dall’analisi organizzativa e del clima, dello
stress, della valutazione soggettiva del paziente e degli incident reporting può consentire
di configurare la MAPPATURA DEL RISCHIO RELAZIONALE aziendale suddivisa per
settori, Strutture, dipartimenti che orienti l’attenzione in modo costante sia al controllo
che agli interventi consentendo di individuare delle priorità.
Tale MAPPATURA del rischio mira all’individuazione di alert e/o criticità che possono
consentire l’identificazione di percorsi di miglioramento condivisi, associati ai seguenti
livelli:
2.1 Fase processuale di intervento delle criticità organizzative
Analisi organizzativa finalizzata alla lettura dei processi organizzativi in cui la progetta-
zione costituisce lo strumento elettivo in cui viene prevista l’enucleazione di:
(a) un gruppo di lavoro,
(b) identificazione dei processi che caratterizzano il progetto
(c) identificazione degli obiettivi condivisi da perseguire
Tale intervento, di per sé, costituisce un elemento deterrente per ridurre i fenomeni di
depersonalizzazione
E’determinante valutare l’associazione fra la presenza di stress e fattori organizzativi
quali:
2.1.1 la percezione soggettiva del clima organizzativo esistente,
2.1.2 la qualità percepita del lavoro svolto,
2.1.3 condivisione ed accettazione del proprio ruolo,