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diverso da qualche decennio fa, ma anche rispetto agli anni ‘80. La società attuale, frutto di
          una globalizzazione economica,  politica, culturale, richiede nuovi comportamenti e nuovi
          adattamenti. I gruppi sociali sono cambiati, le culture si sono “uniformate” sino quasi a
          diventare “un’unica cultura”. Le famiglie sono mutate ed anche l’allevamento dei figli e la
          puericultura sono profondamente modificate. Le valutazioni di queste modificazioni strut-
          turali dovranno cambiare e con esse certamente anche alcuni dati e parametri scientifici.
          Per quanto si è cercato di mostrare in questo documento si ritiene che vi sia un proble-
          ma serio nell’allevamento dei bambini, che appaiono troppo “centrali” dal punto di vista
          emotivo, nella famiglia e troppo esposti ai media. Altrettanto si può dire degli adolescenti
          di oggi che, tanto per usare una parola abusata, sono caratterizzati da troppi “disagi” e
          sono circondati da molti elementi “di rischio” (alta e altissima prossimità alle droghe /al-
          cool - incidenti della strada - disturbi alimentari – medicalizzazione ...).
          A fronte di questi possibili rischi e problemi si può stimare che la famiglia nucleare e
          ri-composta (le tipologie di famiglia che caratterizzano di più la nostra società attuale)
          non è in grado di fronteggiare efficacemente i rischi che le stanno davanti sia per una sua
          intrinseca fragilità ed anche per il fatto che gli Adulti che compongono queste famiglie
          mostrano, troppo spesso, un difetto di “adultità”, una carenza di autorevolezza, un difetto
          di “guida” che connota in modo non del tutto positivo questo che dovrebbe essere uno dei
          principali “fattori protettivi”.
          La Scuola poi, vista come insieme di Adulti che devono esercitare anche loro una azione
          stimolante e protettiva verso i bambini, spesso è troppo presa dal “tema didattico” e non
          dà attenzione agli aspetti relazionali, di co-costruzione di percorsi educativi, alla matura-
          zione emotiva e relazionale del giovane.

          A fronte di questi problemi si ritiene indispensabile porre una attenzione specifica:

             -  al tema della genitorialità, con iniziative di largo respiro di riflessione/formazione/
                sostegno alla genitorialità stessa e ai suoi compiti, dando priorità alla genitorialità
                nella prima infanzia e nella pre-adolescenza, adolescenza;
             -  alla Scuola nel suo insieme perchè accanto ai processi culturali ponga maggiore
                attenzione agli aspetti di crescita emotiva, relazionale e sociale dei giovani;
             -  ai giovani e al rinforzo delle loro “identità” ancora fragili, progettando con loro
                spazi di espressione, di iniziativa politica e culturale, e costruendo con loro cam-
                pagne di promozione e prevenzione, rendendoli soggetti protagonisti attivi nella
                definizione delle scelte che li riguardano.


          10.  BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

          Ammanniti M., Candelori C., Pola M, Tambelli R, Maternità e gravidanza,Raffaello Cor-
          tina Editore, 1995
          Ainsworth M.D.S., Blehar M., Waters E., Wall S., Patterns of attachment: a psychologi-
          cal study of the strange situation, Erlbaum, Hillsdale, 1978
          Candelori C., Mancone A., Genitorialità: situazioni a rischio e psicopatologiche. In: Am-
          maniti M.(a cura di), Manuale di psicopatologia dell’infanzia, Cortina Editore, 2001
          Epstein N., et al., The Mcmaster family assessment device Journal of Marital and Family

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