Page 124 - Sipsot Libro Linee di Indirizzo_27_aprile
P. 124
- il mantenimento della flessibilità familiare come capacità di modificare ruoli e fun-
zioni ogniqualvolta si presenti la necessità (cambiamenti di lavoro, residenza, se-
parazioni…);
- l’utilizzo di strategie di coping attive che permettano di fronteggiare le difficoltà in
modo assertivo mettendo a fuoco gli obiettivi ed utilizzando le risorse disponibili;
- l’integrazione sociale in termini di collegamenti e di rapporti che le famiglie co-
struiscono con la rete sociale di supporto (Comune, Scuola, Servizi Sociali, profes-
sionisti…).
Per quanto riguarda poi il potenziamento delle competenze genitoriali, gli interventi psi-
cologici hanno come obiettivo il supporto delle relazioni precoci genitore-bambino e di
specifiche funzioni genitoriali. Si tratta di interventi sulla qualità dell’Attaccamento veri-
ficati nell’efficacia che mirano a modificare le rappresentazioni mentali di attaccamento
adulto e/o a promuovere la sensibilità genitoriale (intesa come capacità di riconoscere e
interpretare correttamente i segnali del proprio bambino) intervenendo sul piano com-
portamentale ed emotivo. Fra questi risultano più efficaci gli interventi brevi, con un
focus specifico e con la caratteristica di precocità. Alcuni progetti prevedono momenti di
incontro nel periodo sia antecedente che immediatamente successivo al parto, in percorsi
che prevedono continuità tra i momenti ospedalieri (degenza post-partum, controlli sa-
nitari...) e territoriali (bilanci di salute, prime vaccinazioni...). A partire dalle pluriennali
esperienze dei corsi di preparazione al parto, in alcuni territori si è giunti a prevedere veri
e propri spazi di supporto alla genitorialità che privilegiano la dimensione interpersonale
e di gruppo, spazi di ascolto e discussione con gli operatori incontrati nel ‘percorso nasci-
ta’. Le tematiche di confronto sono relative alla crescita e all’accudimento del bambino,
l’obiettivo è la condivisione di dubbi ed incertezze e lo scambio di esperienze di successo
e di strategie di coping per rendere sempre più i genitori attivi nel processo di crescita e
nel riconoscimento delle potenzialità proprie e dei loro figli. La presenza della Struttura
di Psicologia in integrazione alle Strutture del Dipartimento Infantile permette in questi
casi di arricchire l’osservazione del bambino nelle primissime fasi di vita. Accanto al rile-
vamento dei dati sanitari, riferiti esclusivamente al bambino, il personale infermieristico e
medico viene sensibilizzato a porre l’attenzione anche agli aspetti relazionali dei genitori
con il bambino, con il personale e con la rete familiare di supporto, permettendo quindi:
- una valutazione precoce delle risorse e delle difficoltà dei genitori stessi.
- la possibilità di una visione non settoriale del bambino e dei genitori e la condivi-
sione dei dati tra operatori diversi (pediatri, vigilatrici di infanzia…).
Sono invece propri della prevenzione secondaria gli interventi precoci per una efficace
presa in carico laddove si siano manifestati i primi segnali di allarme (trascuratezza, de-
pressione post-partum, crisi coniugali...). La prevenzione secondaria si pone come fina-
lità quella di modificare i comportamenti dei bambini e dei genitori ed il funzionamento
familiare, in modo da salvaguardare la reintegrazione verso traiettorie di sviluppo più
equilibrate.
9. CONCLUSIONI E POSSIBILI PROPOSTE
Si ritiene di poter fare una prima provvisoria conclusione: il nostro mondo attuale è molto
124