Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari
Provincia Autonoma di Trento
UNITA' OPERATIVA DI PSICOLOGIA n° 2
DISTRETTI VALLAGARINA ALTO GARDA E LEDRO
GIUDICARIE E RENDENA
Direttore: dott. Luigi Ranzato
PROPOSTA DI CHECK–LIST RIGUARDANTE I CRITERI PER L’ACCREDITAMENTO PROFESSIONALE DELLE UNITÀ OPERATIVE DI PSICOLOGIA NEL S.S.N.
INDICE
CHEK LIST
1. La dimensione della struttura organizzativa del
Servizio
1.0 Le Aree di Aggregazione dei Criteri
1.1 La struttura organizzativa
1.2 Le politiche operative
1.3 Le condizioni generali per l’esercizio della pratica psicologica
1.4 Il sistema informativo
1.5 Gli psicologi che operano all’interno di gruppi multiprofessionali
1.6 Le attività psicologiche rese a Servizi non sanitari
1.7 Gli psicologi tirocinanti e/o volontari
1.8 Le informazioni sul Servizio di Psicologia
1.9 Il supporto professionale
1.10 Lo spazio operativo
1.11 L’attrezzatura tecnico professionale
1.12 La gestione del rischio lavorativo
2. La dimensione dei processi tecnici e gestionali
del Servizio
2.0 Le Aree di Aggregazione dei criteri
2.1 La gestione del caso
2.2 La conservazione ed archiviazione del materiale psicologico
2.3 L’accessibilità al Servizio e l’informazione
all’utenza
2.4 Il processo psicodiagnostico
2.5 Il processo psicoterapeutico
2.6 La consulenza
3. La dimensione di valutazione del sistema qualità
nel Servizio
3.0 Le Aree di Aggregazione dei Criteri
3.1 La formazione
3.2 La supervisione
3.3 Il monitoraggio della qualità
3.4 Il monitoraggio dell’attività del Servizio
3.5 L’assicurazione e il miglioramento continuo di qualità
3.6 Il documento sugli standard e la Carta dei Servizi
3.7 Il documento sul miglioramento continuo della qualità assistenziale
dell’U.O. di Psicologia
Parte prima
1. La dimensione della struttura organizzativa del Servizio
I criteri di struttura valutano gli aspetti relativi alla dimensione
strutturale, organizzativa, delle politiche operative del Servizio,
del sistema informativo, della gestione delle risorse umane e tecnologiche,
delle esigenze funzionali e di comfort strutturale necessarie per
il funzionamento di un Servizio di Psicologia.
Si fa, quindi, riferimento al mandato e alle politiche operative del
Servizio di Psicologia, alle condizioni generali del lavoro dello
psicologo nell’Azienda ed al rapporto con l’utenza.
1.1 Area di aggregazione di criteri
La struttura organizzativa
Obiettivo di Qualità: Assicurare l’esistenza e l’applicazione
di un formale mandato istituzionale che definisca le funzioni ed attività
cui assolve l’Unità Operativa di Psicologia.
Criterio 1.1.1 Il documento sulle funzioni dell’U.O. di Psicologia.
Esiste un documento che affida un formale mandato istituzionale all’
Unità Operativa di Psicologia per garantire ed assicurare le
seguenti funzioni:
a) promozione, mantenimento e recupero della condizione di salute
psicologica della popolazione attraverso attività e prestazioni
erogate nelle sedi territoriali ed ospedaliere;
b) coordinamento tecnico – professionale, programmazione e verifica
degli interventi di tutti gli psicologi operanti in azienda, anche
a livello di incaricati qualora svolgano attività di psicologia;
c) gestione dell’integrazione funzionale e professionale degli
psicologi con altre UU.OO. aziendali;
d) erogazione dei livelli essenziali ed uniformi di prestazioni ed
attività psicologiche;
e) esercizio di un continuo monitoraggio delle funzioni assistenziali
psicologiche autonome e complementari attraverso l’uso di sistemi
informativi o altro;
sottocriterio 1.1.1.2 Definizione delle attività psicologiche.
Esiste un documento che definisce le attività psicologiche
autonome e cioè quelle fornite dall’U.O. in piena autonomia
gestionale e professionale in risposta a bisogni di salute psicologica
e che si esplicano mediante l’erogazione di interventi definiti
da protocolli e linee - guida cliniche ed organizzative.
E quelle complementari, cioè le attività erogate dall’U.O.
all’interno di percorsi assistenziali articolati ed integrati
con altre UU.OO. o professioni socio – sanitarie che si esplicano
mediante interventi definiti all’interno di profili assistenziali.
1.2 Area di aggregazione di criteri
Le politiche operative
Obiettivo di Qualità: Assicurare l’esistenza e la diffusione
nei confronti degli utenti, degli operatori e degli altri stakeholders
del Servizio di Psicologia della documentazione riguardante le modalità
operative del Servizio.
Criterio 1.2.1
Il documento di programma. Il Servizio di Psicologia possiede un Documento
di Programma riguardante la propria “missione “ operativa
e la “visione” generale verso cui orientare le proprie
scelte. Il Documento di Programma contiene i seguenti punti:
a) l’organizzazione operativa generale del Servizio;
b) le funzioni e le aree d’intervento;
c) la tipologia delle prestazioni erogate;
d) la definizione dei bisogni di salute a cui si risponde.
Sottocriterio 1.2.1.1 Il Documento di Programma entra a far parte
integrante del programma delle attività territoriali distrettuali
previsto dal DLgs.229/99.
1.3 Area di aggregazione di criteri
Le condizioni generali per l’esercizio della pratica psicologica
Obiettivo di Qualità: Assicurare la definizione e l’applicazione
degli aspetti fondamentali del ruolo e delle funzioni degli psicologi
nell’esercizio dell’attività psicologica nel Servizio.
Criterio 1.3.1
Il regolamento interno. Il Servizio possiede un Regolamento interno
che, sulla scorta del Regolamento interno aziendale, definisce i compiti,
i ruoli e le principali responsabilità istituzionali degli
psicologi.
Sottocriterio 1.3.1.1 Gli psicologi che operano all’interno
del Servizio prendono parte attivamente alle riunioni di servizio,
forniscono e ricevono supervisione, prendono parte ad attività
di ricerca o di insegnamento e si adeguano a quanto previsto dal Regolamento.
Sottocriterio 1.3.1.2 Gli psicologi con incarichi di responsabilità
di struttura semplice o di specializzazione in aree d’intervento
svolgono i compiti di coordinamento e verifica loro assegnati dal
Regolamento interno e/o da delibera aziendale.
1.4 Area di aggregazione di criteri
Il sistema informativo
E’ l’insieme dei processi che concorrono a gestire le
informazioni all’interno di un’organizzazione.
Obiettivo di Qualità: Assicurare la possibilità di governo
clinico del Servizio attraverso l'esercizio di una coerente e continua
capacità di monitoraggio delle funzioni assistenziali mediante
l’esistenza di un sistema informativo.
Criterio 1.4.1 Nel Servizio di Psicologia esiste un sistema informativo,
cartaceo o computerizzato, che contiene le informazioni basilari riguardanti
l’utenza, il contatto dell’utente con il servizio nonché
la tipologia delle prestazioni erogate.
Criterio 1.4.2 Nel Servizio di Psicologia esiste e viene applicata
una linea guida riguardante l’utilizzazione del Sistema Informativo.
Criterio 1.4.3 Viene garantita la raccolta e la trasmissione (con
flussi cartacei o sulle reti telematiche) dei dati al centro elaborazione.
Criterio 1.4.4 Viene assicurata la trasformazione dei dati in informazioni
utili alla gestione clinica, la loro analisi e interpretazione.
1.5 Area di aggregazione di criteri
Gli psicologi che operano all’interno di gruppi multidisciplinari.
Obiettivo di Qualità: Assicurare che l’esperienza e la
competenza degli psicologi siano effettivamente ed efficacemente utilizzate
nei Team Multidisciplinari (T.M.) attraverso l’adozione e l’applicazione
di un Protocollo Operativo tra UU.OO.
Criterio 1.5.1 Il protocollo operativo
Gli psicologi che operano presso U.U.O.O. diverse dall’Unità
Operativa di Psicologia prestano la loro attività in relazione
ad un protocollo operativo stipulato tra U.U.O.O.
Criterio 1.5.2 Il protocollo contiene e specifica le funzioni, le
prestazioni e il tempo che lo psicologo deve dedicare al team multiprofessionale.
Criterio 1.5.3 Il protocollo contiene una descrizione precisa del
lavoro di cui lo psicologo è responsabile all’interno
del team multiprofessionale.
Criterio 1.5.4 Il protocollo contiene procedure scritte per la risoluzione
delle problematiche organizzative legate alle assenze per malattia
o ferie dello psicologo.
Criterio 1.5.5 Il protocollo contiene una definizione concordata tra
i capi servizio riguardante l’ammontare del tempo che lo psicologo
deve dedicare al team multiprofessionale per il raggiungimento degli
obiettivi del team.
Criterio 1.5.6 Il protocollo contiene anche le procedure condivise
riguardanti la tipologia e la modalità della presa in carico
psicologica e di rilevazione dati.
Criterio 1.5.7 Nel protocollo sono previste le procedure per la raccolta
dei dati di attività dello psicologo operante presso i team.multidisciplinari
da inserire anche nel Sistema Informativo del Servizio di Psicologia
allo scopo di poter garantire il governo clinico delle attività
psicologiche aziendali.
Criterio 1.5.8 Il protocollo contiene una chiara distinzione delle
responsabilità specifiche di ogni membro del team.
Criterio 1.5.9 Il protocollo contiene le procedure necessarie per
assicurare allo psicologo operante in team multiprofessionali la supervisione
professionale inerente l’attività svolta.
Criterio 1.5.10 Il protocollo contiene indicazioni sulle procedure
per garantire la continuità assistenziale in caso di malattia
o impedimento dello psicologo.
Criterio 1.5.11 Il protocollo, per quanto concerne la valutazione
della qualità professionale delle prestazioni ed delle attività
psicologiche, fa riferimenento agli standard qualitativi dell’U.O.
di Psicologia.
Criterio 1.5.12 Lo spazio operativo.
Lo psicologo operante nel team multidisciplinare è allocato
in uno studio personale adeguatamente attrezzato (secondo le indicazioni
contenute nelle sezioni ).
Criterio 1.5.13 Gli psicologi che operano al di fuori di setting clinici
Particolare attenzione deve essere fornita alle esigenze degli psicologi
che lavorano al di fuori di setting clinici (ad esempio nelle scuole,
a domicilio ecc.), in quanto la loro collocazione operativa li espone
a particolari rischi professionali. Ad essi è fornito uno spazio
di supervisione e verifica del loro operato in relazione ai programmi
assistenziali in cui sono coinvolti (ad esempio A.D.I., promozione
della salute a scuola od altro).
1.6 Area di aggregazione di criteri
Le Attività psicologiche rese ai Servizi non sanitari.
Obiettivo di Qualità: Assicurare il rispetto delle esigenze
dell’utenza e dei professionisti attraverso l’adozione
e l’applicazione di Protocolli Operativi che delimitino l’ambito
e le metodologie d’intervento e di collaborazione.
Criterio 1.6.1 Il protocollo operativo
Le attività psicologiche collegate a programmi d’intervento
effettuati in collaborazione con servizi non sanitari sono regolamentate
da un protocollo operativo stipulato tra Azienda Sanitaria e gli altri
soggetti istituzionali coinvolti.
Criterio 1.6.2 Il protocollo operativo contiene una definizione generale
della metodologia di lavoro e delle attività da svolgere in
relazione agli obiettivi da raggiungere.
1.7 Area di aggregazione di criteri
Gli psicologi tirocinanti e/o volontari
Obiettivo per la Qualità: Garantire agli psicologi tirocinanti
un’adeguata esperienza pratica e la supervisione da parte del
tutor e degli altri professionisti mediante la produzione ed applicazione
di una Linea - Guida organizzativa.
Criterio 1.7.1 La linea guida.
La frequenza degli psicologi tirocinanti e/o volontari presso gli
ambulatori dell’Unità Operativa di Psicologia è
regolamentata da:
a) una delibera aziendale generale che riconosce formalmente l’attività
di tirocinio e volontariato;
b) da un apposita linea – guida organizzativa che definisce
i compiti e le responsabilità del tirocinante/volontario all’interno
del Servizio.
Criterio 1.7.2 Agli psicologi tirocinanti e/o volontari è garantita
un’attività di supervisione del loro intervento in relazioni
alle competenze ed all’esperienza del tirocinante/volontario.
1.8 Area di aggregazione di criteri
1.8 a) Le informazioni sul Servizio
Obiettivo per la Qualità: Assicurare che tutte le informazioni
riguardanti il Servizio di Psicologia siano accessibili a tutti i
potenziali utenti attraverso l’esistenza di uno strumento informativo.
Criterio 1.8.1. Lo strumento informativo.
Esiste ed è diffuso un depliant informativo che rende visibili
le attività del Servizio di Psicologia e ne descrive la potenziale
utenza.
Sottocriterio 1.8.1.1 Lo strumento informativo ha le seguenti caratteristiche:
a) una forma comunicativa comprensibile ed utilizzabile da tutti gli
utenti, formulata in linguaggio facilmente accessibile ma che descriva
compiutamente tutti i servizi offerti;
b) una diffusione appropriata, per quanto possibile, dello strumento
informativo;
Sottocriterio 1.8.1.2 Nel depliant informativo sono contenute le seguenti
note:
a) le procedure da seguire per il primo contatto con il Servizio.
b) le modalità di accesso al Servizio;
c) la tipologia delle prestazioni fornite;
d) le modalità di reclamo;
e) i tempi medi di attesa per prestazioni.
I diritti dell’utente
1.8 b) I diritti dell’utente
Obiettivo di Qualità: Produzione ed applicazione di procedure
atte ad utilizzare le segnalazioni di disfunzioni operative per il
miglioramento dell’assistenza psicologica.
Criterio 1.8.2 La gestione del reclamo
Esistenza ed applicazione di procedure atte a recepire segnalazioni
di disfunzioni e reclami di utenti non soddisfatti (ad es. moduli
prestampati e procedure scritte per il personale).
1.9 Area di aggregazione di criteri
Il supporto professionale.
Obiettivo di Qualità: Assicurare il necessario supporto segretariale
allo psicologo per metterlo nelle condizioni di lavorare efficacemente
ed efficentemente.
Criterio 1.9.1 Esiste un supporto segretariale dedicato al Servizio.
Sottocriterio 1.9.1.1 L’attività segretariale per la
cura del materiale cartaceo o elettronico riguarda l’utenza
ed il Servizio.
Sottocriterio 1.9.1.2 L’attività segretariale concerne
anche la tenuta, l’aggiornamento e la revisione del sistema
informativo.
Sottocriterio 1.9.1.3 L’attività segretariale concerne
anche l’accoglienza del pubblico.
Sottocriterio 1.9.1.4 L’attività segretariale riguarda
l’aggiornamento delle cartelle, della biblioteca scientifica
e di tutte le scadenze burocratico amministrative del Servizio.
1.10 Area di aggregazione di criteri
Lo spazio operativo
Obiettivo di Qualità: Assicurare la disponibiltà di
uno studio psicologico appropriato per l’efficacia del lavoro
dello psicologo.
Criterio 1.10.1 Lo studio psicologico è accessibile per tutto
l’orario di ricevimento dello psicologo.
Criterio 1.10.2 Lo psicologo è l’unico o il maggiore
utilizzatore dello studio.
Criterio 1.10.3 Lo studio è isolato acusticamente in modo tale
che la
conversazione che avviene al suo interno non possa essere udita nelle
immediate adiacenze proteggendo così la privacy dell’utente.
Criterio 1.10.4 Prossimità dei servizi di segretariato. I servizi
di segretariato si trovano nella stessa costruzione o comunque in
posti ragionevolmente accessibili.
Criterio 1.10.5 Gli studi per consultazione psicologica sono confortevoli
ed arredati in maniera appropriata, sufficientemente ampi da ricevere
gruppi familiari, se necessario.
Criterio 1.10.6 Nel caso in cui lo psicologo riceva bambini, lo studio
è attrezzato per soddisfare i bisogni di bambini di differente
età per quello che riguarda i giochi e l’attività
grafico – pittorica.
Criterio 1.10.7 Le aree di attesa si trovano in un luogo discreto
e, se possibile, al di fuori della vista del pubblico ed arredate
in modo confortevole.
1.11. Area di aggregazione di criteri
L’attrezzatura tecnico - professionale
Obiettivo di Qualità: Assicurare allo Psicologo la tecnologia
professionale e le condizioni operative che lo mettano in condizioni
di operare in modo efficace ed efficiente.
Criterio 1.11.1. L’attrezzatura dello studio è composta
da
a) telefono collegato all’interno e all’esterno;
b) tavolo e tre o più sedie;
c) cassettiera con chiavi, armadio con chiavi;
d) spazio sufficiente per fare accomodare almeno altre due persone;
e) poltrona per psicoterapia;
f) giocattoli, tappetino ed altri oggetti se, eventualmente, necessari.
Criterio 1.11.2 Sono altresì accessibili:
a) Computer.
b) Test psicologici.
c) Fax.
d) Segreteria telefonica.
e) Fotocopiatrice.
f) Internet.
1.12 Area di aggregazione di criteri
La gestione del rischio lavorativo
Obiettivo di Qualità: Assicurare il monitoraggio dei processi
di lavoro attraverso la produzione e l’applicazione di un documento
sui rischi lavorativi e sulle procedure di segnalazione e di intervento
in situazione di rischio.
Criterio 1.12.1 Nell’ U.O. è presente un documento sui
rischi collegati ai processi lavorativi a cura del Direttore e dei
preposti alla sicurezza.
Criterio 1.12.2 Ogni U.O. possiede una procedura di segnalazione di
eventuali rischi lavorativi.
Criterio 1.12.3 Periodicamente la direzione ed i preposti aggiornano
il personale sulle procedure inerenti la legge 626/96.