Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari
Provincia Autonoma di Trento
UNITA' OPERATIVA DI PSICOLOGIA n° 2
DISTRETTI VALLAGARINA ALTO GARDA E LEDRO
GIUDICARIE E RENDENA
Direttore: dott. Luigi Ranzato
PROPOSTA DI CHECK–LIST RIGUARDANTE I CRITERI PER L’ACCREDITAMENTO PROFESSIONALE DELLE UNITÀ OPERATIVE DI PSICOLOGIA NEL S.S.N.
Parte terza
3. La dimensione di valutazione del sistema qualità nel Servizio.
Il Sistema Qualità di un Servizio di Psicologia è impostato
per soddisfare le esigenze e le aspettative degli stakeholders (le
parti interessate), e serve a specificare le attività di monitoraggio,
assicurazione e miglioramento continuo della qualità.
La gestione della qualità nei Servizi di Psicologia comprende,
tra l’altro, la produzione di linee guida cliniche ed organizzative,
l’utilizzazione della supervisione come metodo di lavoro a livello
individuale e di gruppo, la valutazione dei risultati e dell’efficacia
sul campo (effectiveness) delle prestazioni e la valutazione dei principali
processi nelle attività psicologiche. Promuove inoltre la formazione
continua degli psicologi indirizzandola verso la ottimizzazione dell’efficacia
del loro operato nei servizi.
3.1 Area di aggregazione di criteri
La Formazione
Obiettivo di Qualità: Assicurare a tutti gli psicologi lo sviluppo
della professionalità e della loro operatività, massimizzando
l’efficacia e l’efficenza del servizio mediante la produzione
e l’applicazione di un documento specifico (Piano di Formazione).
Criterio 3.1.1 La dirigenza del Servizio produce un documento periodico
(Piano di Formazione) che contiene la definizione delle linee di sviluppo
della formazione continua professionale a livello di Servizio ed a
livello individuale.
Criterio 3.1.2 Il Direttore del Servizio di Psicologia in collaborazione
con il responsabile di Dipartimento di riferimento è responsabile:
a) dell’identificazione dei bisogni formativi all’interno
del Servizio;
b) della definizione e della prioritarizzazione dei contenuti formativi;
c) di assicurarsi della compatibilità tra bisogni formativi
e budget;
Criterio 3.1.3 Il Piano di Formazione continua degli psicologi deve
essere collegato allo sviluppo delle performance professionale attraverso
un sistema di verifica individuale degli obiettivi raggiunti.
3.2 Area di aggregazione di criteri
La Supervisione
Obiettivo di Qualità: Assicurare a tutti gli psicologi operanti
nel servizio o in altri team multiprofessionali l’opportunità
di ricevere un supporto clinico in linea con i bisogni della loro
pratica psicologica.
3.2.1 Referenti e Caratteristiche.
Criterio 3.2.1 Esistono spazi di lavoro gruppali, istituzionalizzati,
in cui è possibile discutere casi sotto la guida di un coordinatore
o supervisore interno.
Criterio 3.2.2 L’organizzazione dell’attività di
supervisione spetta al Direttore del servizio di Psicologia che ne
individua i referenti all’interno del gruppo professionale.
Criterio 3.2.3 Tutti gli psicologi, in relazione alla loro formazione
ed esperienza, possono ricevere o fornire supervisione.
Criterio 3.2.4 L’attività di supervisione ricopre tutte
le aree dell’attività professionale del Servizio.
Criterio 3.2.4 Se all’interno del Servizio di Psicologia non
è disponibile la competenza per fornire la supervisione, essa
può essere acquisita da risorse esterne (ad esempio psicologi
di altre Unità Operative territoriali o ospedaliere).
Criterio 3.2.5 Un’attività di supervisione specifica
deve essere fornita agli psicologi tirocinanti.
Criterio 3.2.6 Oltre alle attività di supervisione all’interno
del Servizio di Psicologia hanno luogo processi autovalutativi.
3.3 Area di aggregazione di criteri
Il Monitoraggio della Qualità
Rappresenta l’insieme delle attività operative sviluppate
per controllare e regolare i processi del servizio.
Obiettivo di Qualità: Assicurare lo sviluppo e l’implementazione
di una strategia di valutazione dell’attività del Servizio
sul campo attraverso l’uso routinario di metodologie di autovalutazione.
Criterio 3.3.1 Programmi di Monitoraggio. Esistono
programmi di verica dell’attività che utilizzino l’audit
clinico, il monitoraggio degli esiti, la valutazione dell’efficacia
sul campo e i dati del Sistema Informativo.
Criterio 3.3.2 L’autovalutazione professionale. Gli psicologi
sono
responsabili di un’attività di automonitoraggio e autovalutazione
dei
principali standard del proprio lavoro.
Sottocriterio 3.3.2.1 Si utilizzano le seguenti modalità:
a) Valutazione delle performance cliniche.
b) Partecipazione a progetti di audit clinico a livello di Unità
Operativa o dipartimentale
c) Partecipazione ai programmi autovalutativi dell’Unità
Operativa.
Sottocriterio 3.3.2.2 Gli psicologi sono a conoscenza dei risultati
dell’efficacia della loro pratica clinica.
Sottocriterio 3.3.2.3 Gli psicologi contribuiscono alla costruzione
di percorsi diagnostico- terapeutici al fine di produrre linee guida
cliniche.
Sottocriterio 3.3.2.3 Gli psicologi che lavorano nei Team multidisciplinari
valutano regolarmente il loro lavoro usando tecniche di audit clinico,
misure di oucome o altri strumenti di valutazione e monitoraggio della
qualità.
Criterio 3.3.3 Il Referente di Progetto. All’interno del Servizio
uno o più psicologi sono incaricati dal Direttore di coordinare
progetti di valutazione.
3.4 Il Monitoraggio dell’Attività del Servizio
Obiettivo di Qualità: La leadership del Servizio è in
grado di leggere i dati di attività attraverso l’uso
di indicatori e standard che periodicamente vengono aggiornati.
Criterio 3.4.1 Meeting di monitoraggio. Nell’attività
del Servizio sono programmati appositi spazi per:
a) Valutazione degli invii e/o colloqui di accettazione
ed impostazione del programma della presa in carico.
b) Valutazione delle richieste inerenti l’area psicodiagnostica.
c) Monitoraggio dell’andamento della presa in carico delle situazione
più complesse.
d) Valutazione della conclusione della presa in carico psicologica.
Criterio 3.4.2 La valutazione della pratica professionale del Servizio
di Psicologia è fatta anche con indicatori di tipo qualitativo:
a) Customer satisfation.
b) Accessibilità del Servizio.
c) Equità d’accesso alle prestazioni.
d) Appropriatezza delle prestazioni.
e) Gestione del rischio.
f) Efficacia.
g) Efficienza.
3.5Area di aggregazione di criteri
L’Assicurazione e il Miglioramento Continuo di Qualità.
Comprende le attività sistematiche che sono realizzate per
dare adeguata fiducia a tutti gli Stakeholders (parti interessate)
aziendali.
Obiettivo di Qualità: Esistenza ed applicazione, all’interno
del Servizio, di un’attenzione sistematica, continuativa e non
occasionale alla qualità dell'assistenza e, in generale, alla
capacità dei servizi di erogare interventi efficaci ed appropriati.
Criterio 3.5.1 Sono programmati Meeting di Servizio di formazione e verifica dedicati allo sviluppo dell’Assicurazione e Miglioramento Continuo di Qualità del Servizio.
Sottocriterio 3.5.1.1 Le finalità del lavoro
di formazione sono di:
a) Facilitare la collaborazione tra gli operatori del team
psicologico, anche se con diverso orientamento specialistico.
b) Stimolare alla responsabilizzazione degli psicologi in particolare
nell’accettare di assumere il perseguimento di una buona qualità
dell’assistenza non come generico compito professionale del
singolo operatore, ma come impegno del team di psicologi nel loro
insieme.
Criterio 3.5.2 All'interno del Servizio di Psicologia la politica
dell’Assicurazione e del M.C.Q. si esercita attraverso la promozione
di interventi progettuali a livello territoriale ed ospedaliero di
valutazione e verifica.Tali interventi hanno lo scopo di:
a) verificare i protocolli diagnostico-terapeutici negli interventi
psicologici;
b) verificare le procedure di intervento psicologico in alcuni ambiti
di lavoro multiprofessionale;
c) verificare i livelli essenziali di assistenza dell'Unità
Operativa di Psicologia, in relazione:
® alla tipologia dei bisogni cui il Servizio é chiamato
a rispondere;
® agli obiettivi del Servizio stesso;
® alla tipologia degli interventi riconosciuti come funzionali,
in quanto efficaci ed appropriati, alla soddisfazione dei bisogni.
d) definire indicatori di esito e processo basati, sulla condivisione
delle evidenze empiriche relative all'efficacia dell'assistenza sanitaria;
e) stimolare la partecipazione dell’utenza all’attività
del servizio
avviando una politica di comunicazione ed informazione con il pubblico,
affinchè migliori la consapevolezza rispetto a quanto può
ragionevolmente attendersi dagli interventi psicologici, mettendo
il paziente in grado di operare delle scelte laddove siano possibili
più opzioni diagnostico - terapeutiche.
Criterio 3.5.3 Il referente per la qualità. Esiste uno psicologo
referente per la qualità, formalmente nominato.
3.6 Area di aggregazione di criteri
Il Documento sugli Standard e la Carta dei Servizi
Obiettivo di Qualità: Assicurare la redazione e periodica revisione
della carta dei servizi dell’Unità Operativa di psicologia
e di un Documento sugli Standard del Servizio.
Criterio 3.6.1 Esiste ed è diffuso un documento
sull’attività psicologica che contenga gli indicatori
e gli standard riguardanti i principali processi assistenziali psicologici
(Documento sugli standard).
Criterio 3.6.2 Periodicamente il documento viene rivisto sulla base
dell’attività di monitoraggio dell’U.O..
Criterio 3.6.3 Il Servizio collabora alla definizione della Carta
dei Servizi aziendale.
3.7 Area di aggregazione di criteri
Il Documento sul miglioramento continuo della qualità assistenziale
dell’Unità Operativa di Psicologia
Obiettivo di Qualità: Assicurare la redazione di un documento
di “Performance Improvement” dell’Unità Operativa.
Criterio 3.7.1 Esiste un documento di Miglioramento Continuo della Qualità che, sulla base dei risultati ottenuti attraverso l’attività di monitoraggio e valutazione d’efficacia, si occupa di pianificare lo sviluppo qualitativo dell’assistenza psicologica erogata dalla U.O. di Psicologia nelle sue varie sedi
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