QUALITA’ DI VITA
NEL PAZIENTE DIALIZZATO
ATTRAVERSO L’ANALISI DI ALCUNE
VARIABILI EMOTIVE E COMPORTAMENTALI
Enzo Ancarani, Mario Morucci, Barbara Longo, Nicola Orlandi, Sergio Cavasino
Riassunto:
.Il presente studio effettuato su un campione di 30 pazienti in trattamento dialitico, ha per oggetto l’osservazione di alcune modalità comportamentali ed emotive (ansia, depressione, adattamento alla malattia e compliance terapeutica, disturbi del sonno e della sessualità) che possono costituire importanti indici della Qualità di Vita del paziente dializzato (I° livello di analisi).
Tali variabili sono state osservate anche in base all’età dialitica, anagrafica, e di esordio dialitico (II° livello di analisi).
Questo studio permette inoltre un confronto tra i due sessi.
Parole chiave: Paziente dializzato, Qualità di Vita, Ansia, Depressione, Compliance Terapeutica, Sonno, Sessualità, Età Anagrafica, Età Dialitica, Età di Esordio Dialitico.
Introduzione
Il paziente nefropatico nella sua complessità si colloca in una serie di momenti di malattia differenti che possono comportare connotazioni psicologiche diverse. Volendo schematizzare le principali fasi della insufficienza renale cronica, si possono distinguere in grandi linee i seguenti momenti:
Fase predialitica
Fase dialitica in età compatibile con l’aspettativa di
trapianto
Fase dialitica in età al limite della compatibilità
con l’aspettativa di trapianto
Fase dialitica in età non compatibile con il trapianto
Gli aspetti psicologici relativi alle fasi descritte devono essere
fortemente correlati all’età anagrafica del paziente
oltre che all’età dell’esordio della patologia.
Inoltre va considerata quella fascia di pazienti trapiantati per i quali la riacquisizione dell’autonomia rispetto alla "macchina" permette condizioni psicologiche ed aspettative diverse dal paziente dializzato, aspettative che comunque incidono sulla qualità di vita del paziente.
Come si vede, la componente psicologica del paziente nefropatico è non solo molto importante ma estremamente variegata.
La specifica condizione contestuale e clinica in cui si trova a vivere il paziente dializzato genera l’interesse di andare ad osservare alcune modalità comportamentali ed emotive che possono costituire importanti indici di valutazione della sua qualità di vita nonché del rapporto che viene ad instaurarsi nel tempo tra il paziente ed il suo status di dializzato.
A tale riguardo il lavoro in oggetto prende in considerazione lo studio di alcune variabili di natura psicologica la cui intensità e presenza costituiscono importanti indici della Qualità di Vita del paziente nelle varie fasi del trattamento emodialitico.
Si è ritenuto di scegliere come variabili da osservare l’ansia di stato e di tratto, la depressione, l’adattamento alla malattia e la compliance terapeutica, i disturbi del sonno e della sessualità nell’ipotesi che tra la percezione della malattia e le condizioni oggettive dello stato di malattia possa esistere un gap significativo legato alla variabilità dell’adattamento soggettivo del paziente, adattamento che è funzione dell’età, del sesso, delle risorse personali, della condizione socio-economiche e culturali e delle caratteristiche della personalità di base.
Le variabili in questione sono state rilevate durante le sedute di dialisi mediante la somministrazione di una batteria di tests psicologici (schede 2 e 3 e QD del CBA-2A scale primarie e l’Illness Behaviour Questionnaire) ad un campione di 30 pazienti.
I pazienti, 15 uomini e 15 donne, non presentavano al momento dell’indagine altre patologie correlate all’insufficienza renale cronica che potessero in qualche modo interferire od incidere sulle variabili da osservare.
Sono stati elaborati due livelli di analisi:
Un primo livello ha per oggetto lo studio delle variabili
Ansia, Depressione, Adattamento alla malattia e compliance terapeutica,
disturbi del sonno e della sessualità attraverso i risultati
emersi dai tests somministrati e un confronto delle suddette variabili
tra il campione donne ed il campione uomini.
Un secondo livello permette di mettere in luce l’andamento di
tali variabili in relazione alle fasce alle quali appartengono i pazienti
testati, in relazione ai fattori individuati: Età dialitica,
Età anagrafica ed Età di esordio dialitico.
Entrambi i livelli di analisi hanno inoltre tenuto conto e confrontato
tali variabili in base alla differenza di sesso.