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Esperienze e contributi degli psicologi sanitari

AREA SVILUPPO

ASL n. 9 - Trapani - Servizio di Psicologia*

Il Centro di Consulenza e Mediazione familiare
nei Comuni dell'Agro Ericino

Abstract a cura di Antonella La Commare**

 
E' nota la crescente rilevanza che, negli ultimi anni, ha assunto la problematica della mediazione familiare, come "momento" di sostegno alle coppie che hanno deciso di separarsi e come intervento a tutela della salute psicologica dei minori coinvolti nel conflitto.
 Questo nuovo interesse nei confronti della mediazione familiare chiaramente non annulla l'importanza sociale del sostegno alla coppia e alla famiglia nella gestione delle loro complesse relazioni, sia all'interno del nucleo stesso, sia nel rapporto con il proprio "ambiente" psicologico: ne nasce la necessità di considerare l'intervento specifico sulla coppia in via di ipotetica separazione, nel contesto di un servizio che, pur tenendo conto della specificità della mediazione, si faccia anche carico dei problemi generali della famiglia.
 Una costante attenzione all'analisi della domanda - non intesa come mero momento propedeutico all'intervento vero e proprio, ma come processo di monitoraggio e costante valutazione condivisa tra operatore ed utenti, circa il senso dell'intervento - appare di centrale rilevanza tanto negli interventi di mediazione familiare propriamente detti, quanto in quelli di consulenza: è, infatti, meno raro di quanto comunemente si pensi, che una iniziale richiesta di aiuto in termini di consulenza ricostruttiva del tessuto relazionale della coppia, esiti in un bisogno di separazione e, viceversa, che una richiesta di aiuto a gestire una separazione, lasci emergere un desiderio di ricostruzione dell'assetto coniugale.
 Nel 1998, sulla base delle considerazioni generali qui succintamente ricordate, il Servizio di Psicologia della Asl n. 9 di Trapani ha proposto al Comune di Valderice la realizzazione di un Centro di Consulenza e Mediazione Familiare nel quadro normativo della Legge 285/97  (Interventi a favore dell'infanzia e dell'adolescenza).
 La proposta ha potuto avere il suo avvio quando, essendosi frattanto costituito un Consorzio con altri tre comuni limitrofi (Buseto Palizzolo, Custonaci, San Vito Lo Capo), si è deciso di inserire il Centro di Consulenza e Mediazione familiare tra le iniziative del "Progetto Start", "un pacchetto" di iniziative sanitarie e sociali in favore dell'infanzia e dell'adolescenza, finanziato con i fondi della legge 285/97.
Il Centro di Consulenza e Mediazione Familiare ha rappresentato un'esperienza innovativa nel panorama degli interventi psico-sociali all'interno  del territorio dei Comuni interessati ed ha permesso la costituzione di una rete operativa tra diversi partners ( Servizio di Psicologia dellâ ASL, Comuni ed Associazioni private), che si è qualificata per l'elevato livello di competenza professionale e per l'integrazione nel rispetto delle diverse specificità istituzionali e professionali.
Le attività del Centro di Consulenza e Mediazione Familiare hanno avuto concreto avvio nel marzo 1999 e sono state concluse nel giugno 2000.
Si è proceduto innanzitutto alla presentazione del progetto di lavoro e dello Staff operativo del Centro, sia attraverso una trasmissione televisiva, presso un'emittente privata, sia attraverso incontri con operatori  sociali e famiglie dei vari Comuni coinvolti.
  Il Centro ha operato nei locali messi a disposizione dal Comune di Valderice con apertura al pubblico di due giorni per settimana, consentendo la presa in carico di otto situazioni familiari in un periodo di circa otto mesi e lo svolgimento, in collaborazione con i Servizi Sociali dei diversi Comuni interessati, di attività professionali di tipo itinerante.
Tra le sollecitazioni emerse con maggior frequenza, nell'ambito di tali attività itineranti, si segnala la richiesta di effettuare incontri con genitori sulla relazione genitori-figli, e l'interesse manifestato dagli insegnanti verso iniziative volte ad una migliore gestione della comunicazione scuola - famiglia in situazioni di disgregazione familiare.
Si è pertanto ritenuto opportuno avviare i seguenti laboratori esperenziali, relativi a tematiche educative, relazionali o concernenti lo sviluppo affettivo e cognitivo del bambino:
· Laboratorio rivolto ai genitori dei bambini della scuola elementare di Valderice "Il mestiere di genitore", Gennaio - marzo 2000.
· Laboratorio rivolto agli  insegnanti della scuola materna ed elementare di Buseto Palizzolo, Dicembre 1999 - Marzo 2000.
· Laboratorio rivolto ai genitori degli alunni della 5° elementare  e della scuola media di Buseto Palizzolo: "E' facile comunicare", Aprile - Maggio 2000.

Sono state, inoltre, avviate varie collaborazioni tese a sottolineare la centralità del ruolo genitoriale nella cura dei minori con il coinvolgimento di:
· Servizi Sociali dei Comuni;
· Una Scuola Media Statale;
· Una Scuola Elementare;
· Una Parrocchia.

L'attività complessiva è stata documentata non solo attraverso atti formali ma anche attraverso un audiovisivo (relativo a tutto il "Progetto Start") ed è valsa, al Servizio di Psicologia dellâ A.S.L. n. 9, una Targa di riconoscimento ed apprezzamento.
Recentemente i Comuni Consorziati hanno manifestato l'intendimento di rifinanziare l'iniziativa per l'anno in corso, anche a prescindere dalla Legge 285.
Si ringraziano i colleghi F. Poma, Resp.le U.O.P. di Trapani,  E. Genovese, della U.O.P. di Trapani ed, inoltre,  A. Croce e G. Polizzi, di associazioni private, che a vario titolo hanno collaborato fattivamente all'iniziativa., unitamente ai diversi operatori dei servizi sociali dei Comuni cointeressati.

* - Direttore, Dr. Giuseppe Sammartano.
** - Psicologo, Servizio di Psicologia, Trapani; Responsabile del Centro di Consulenza e Mediazione Familiare.

 

 

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