4004 Dr. Alessio Gamba (tutor dr.ssa Renata Vaiani)
CORSO PER DIRIGENTI DI STRUTTURA COMPLESSA AREA OSPEDALIERA
ANNO 2003 - IUC DSCO 03-02
ABSTRACT
UN
PERCORSO QUALITÀ NELLA CURA DEL BAMBINO OSPEDALIZZATO.
LINTERVENTO DELLUNITÀ OPERATIVA DI PSICOLOGIA
EVOLUTIVA
La
tesi esamina le premesse concettuali che sostengono un diverso
e più aggiornato modo con cui lazienda ospedaliera
può farsi carico del bambino ospedalizzato, nellinterazione
con una utenza sempre più attenta ai livelli qualitativi
del servizio e ai propri criteri di soddisfazione. Vengono illustrate
le ragioni per un diverso modo di gestire le risorse umane aziendale,
senza il cui contributo risulta poco credibile impostare alcun
piano teso alleccellenza e alla customer satisfaction. Sono
richiamati gli atti di indirizzo sanitario, economico-organizzativo
e gli standard di qualità in ambito sanitario aziendale,
atti che conducono ad un approccio basato sullappropriatezza
delle procedure, ma anche fortemente orientato alloutcome,
mirante ad un livello di eccellenza, attraverso una adeguata valorizzazione
delle competenze del personale sanitario nel farsi carico e gestire
professionalmente lesperienza di malattia del bambino e
dei suoi genitori.
Viene dunque argomentata la tesi della centralità del personale
sanitario quale primaria risorsa aziendale in un contesto dedicato
alla produzione di servizi. Viene proposta una procedura sentinella,
che descrive il processo e gli indicatori di validazione del case
management ospedaliero, finalizzata a monitorare la qualità
dei processi relazionali e di cura al relativi alla degenza del
bambino ma che coinvolgono anche i suoi genitori.
E descritto un modello organizzativo che prevede lattività
della Unità Operativa di Psicologia Evolutiva nellambito
ospedaliero, implicita nel promuovere una ricerca delleccellenza
anche su un piano psicologico-relazionale, che si articola in
modo differenziato in rapporto a tre diversi processi (di diagnosi,
di cura e organizzativo) e tre diversi interlocutori (bambino,
genitori, operatori). Vengono descritte le procedure per la consulenza
ad altre U.O. ospedaliere e presentato sinteticamente un quadro
organizzativo a scopo formativo.
Questo tipo di intervento, che mira ad una soddisfazione relazionale
derivante dalla cura, viene poi inquadrato in modo sintetico allinterno
di una vision in cui leccellenza delle prestazioni, delle
risorse e degli asset aziendali devono condurre non solo ad una
qualità secondo i parametri tecnici delle norme ISO e JCAHO,
ma anche ad una identità aziendale in cui il modo di fare
(che traduce il know-how allinterno del rapporto con lutenza)
diventa elemento costitutivo, riconoscibile e condiviso con la
popolazione, del brand aziendale, con la costruzione sociale di
un marchio di qualità, magari quello di Ospedale
amico dei bambini, riconoscimento che già lOMS
e lUNICEF attribuiscono ad ospedali particolarmente attenti
alle esigenze dei piccoli.