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Esperienze e contributi degli psicologi sanitari

AREA SVILUPPO

INDAGINE SUL DISAGIO GIOVANILE E DESCRIZIONE DEI BISOGNI NEGLI ADOLESCENTI LUCANI DEL METAPONTINO E DEL BASSO SINNI.

Ricerca  presentata al VI European Congress of Psychology , Roma 4 - 9 luglio 1999.
M.F. Garambone*, S.Gentile*,  M.S.Elisabetta Boccardi**
E-mail: sgentile@heraclea.it

2° parte

ANALISI DEI RISULTATI

Lâobiettivo della somministrazione del questionario riguarda l'analisi degli interessi e degli atteggiamenti dei ragazzi del campione.

Il campione è costituito da 135 soggetti  del biennio, così suddiviso:
- 4 classi del ragioneria (1A, 2B, 1E, 2F)
- 2 classi del geometra. (1C, 2B).

Nell'esigenza di tutelare la privacy dei soggetti intervistati i dati non sono stati esaminati in maniera analitica, né per tipo di corso, né per classi; come pure non sono state fatte estrapolazioni per sesso all'interno delle classi. L'unica suddivisione sul campione complessivo è stata la suddivisione in maschi e femmine, per osservare la tipologia delle risposte nei due sessi.
Per una maggiore chiarezza analitica abbiamo, volta per volta, riportato le tabelle riassuntive dei risultati, presentando di seguito anche la lettura delle categorie considerate. Per alcune tabelle, le cui variabili presentano una certa omogeneità, abbiamo effettuato un raggruppamento, con l'interpretazione riferita alla categoria.
La presentazione delle varie tabelle rispetta l'omogeneità dei contenuti e non la  sequenza di presentazione degli items del questionario. Le prime domande del questionario, relative al contesto familiare  cercano di evidenziare come questo viene vissuto, in alcune situazioni, dal ragazzo.

Con la prima domanda abbiamo  chiesto ai ragazzi  del campione chi, secondo loro, ha più responsabilità in famiglia:
- il 77.78% ha risposto "il padre"
- il 2O,47 ha risposto " la madre".
Alla richiesta se è necessario avere delle regole nell'ambito della famiglia:
-  il 65.93% risponde "a volte"
-  il 31%  risponde "sempre".
L'emergenza della individualità dell'adolescente fa sentire il proprio peso in questa domanda, dove tutto deve essere messo in discussione, soprattutto le regole della famiglia.

L'egalitarismo, che contraddistingue il bisogno di essere riconosciuti, fa rispondere che le regole in famiglia devono essere stabilite da "tutti di comune accordo" (70.23%).

La facoltà di intervenire in caso di lite tra fratelli  è egualmente riconosciuta per i genitori (43%), ma non tollerata in generale (42%).

Alla quinta domanda è riconosciuta l'autorità paterna (35,82), rispetto alla madre e ai figli, nel processo decisionale riguardo alla soluzione di un problema. E' espressa, con maggiore evidenza sopra tutte le altre soluzioni, la necessità che la decisione sia condivisa da tutti  (55,97%).

I contesti formativi allargati, la scuola , il gruppo dei pari  ripropongono ai giovani problemi che già si presentano nel contesto familiare.
Il gioco rappresenta il momento di identificazione con alcuni modelli di comportamento, per esempio la relazione con la regola.
L'adulto, arbitro e punto di riferimento comincia a lasciare il posto ad un interlocutore più flessibile, che si ritrova ad avere il compito prioritario e intenzionale della socializzazione.

Anche l'idea del tempo, il tempo libero, consente di rivalutare momenti comunitari, creando situazione che spesso producono fenomeni non desiderati né previsti, come ad esempio la noia.
La noia ha specifiche connotazioni di difesa della personalità, che si mette in moto quando si verifica uno squilibrio tra le spinte motivazionali interiori e le qualità, caratteristiche dello stimolo esterno.
Alla luce di queste considerazioni, emerge la necessità di organizzare interventi nell'ambito dei contesti formativi, in maniera tale, da far si che ogni momento del presente dei soggetti in età evolutiva si qualifichi attraverso:
- lo stimolo alla formazione,
- al potenziamento delle capacità del singolo,
perdendo così la caratteristica del tempo vuoto ed improduttivo.

Il tempo libero deve essere organizzato in maniera da distogliere l'attenzione da situazioni di competitività, di superiorità fisica, per soffermarla su situazioni che permettono di essere a tutti soggetti  umani, che operano ognuno, a seconda della propria personalità e capacità, per un cambiamento della società.

La organizzazione del tempo libero lo trasforma in tempo impegnato e determina l'incontro di generazioni diverse che si ritrovano a scegliere obiettivi, programmare interventi e attività che diano una connotazione qualitativa alla vita.
Per i ragazzi  può essere un tempo in cui, abituandosi  a prendere iniziative e a comunicarle,  possono maturare capacità decisionali e di assunzione di responsabilità, che sono gli unici mezzi per la crescita personale e collettiva.

Lo scambio con l'adulto è un momento di conflittualità di opinioni, di idee, che diventa momento di confronto costruttivo si può costruire un progetto formativo, che si realizzi, ad esempio, attraverso l'animazione  ottenendo così la liberazione del tempo individuale dalla schiavitù del consumismo e della passività .
 I contesti formativi che risultano i più adatti per iniziare questo processo di cambiamento sono proprio la famiglia e la scuola, che solo così realizzano progetti di formazione individuale e sociale veramente significativi.

La necessità di utilizzare le regole è riconosciuta dal nostro campione nelle attività di gioco (91%). L'utilizzo delle regole è maggiormente riconosciuto in attività tra pari, dove l'uguaglianza, anche dei diritti,  è riconosciuta dai partecipanti, maggiormente che in famiglia, dove di solito chi detiene le regole è il padre , o comunque la coppia genitoriale.
Il giovane adolescente, per il 60%, preferisce i giochi di società .

Il gioco indicato nei nostri items rappresenta un momento formativo dei valori, sia per quanto riguarda la relazione tra i coetanei, sia per quanto riguarda la strutturazione di particolari capacità cognitive creative, e morali.
Abbiamo così voluto, attraverso queste domande relative al gioco e alle regole che lo disciplinano, sondare se esiste nei nostri ragazzi tale momento.
I tipi di gioco che i ragazzi preferiscono sono rispettivamente:
 

- i giochi di società (60%);
- i giochi agonistici (24,44%);
- i giochi con le carte (12,59)%.

Quando chiediamo se occorre conoscere le regole prima di iniziare un gioco una percentuale molto alta (91,11%) risponde che queste devono essere conosciute bene.

La regola è vista come:
-  un modo per disciplinare il gioco (49,63%);
-  come un modo per rendere il gioco uguale per tutti (37,04%).

 Nel gioco la necessità di disciplinare e quella di eguagliare, nascono dalla percezione del pericolo che qualcuno possa partire avvantaggiato.
Con la domanda successiva (ved. tab.10) abbiamo voluto sapere dai ragazzi se le regole all'interno del gioco, si possono modificare:
- a volte per la maggior parte (62,96%);
- mai per il (25,93%).
Le regole possono essere  modificate quando tutti i partecipanti sono dâaccordo (82,35%).
Un altro contesto formativo degli interessi è il rapporto relazionale e il proprio ruolo nei vari gruppi.
Uno dei primi processi dinamici che avvengono nel gruppo è la scelta reciproca che i soggetti fanno delle persone che hanno orientamenti e atteggiamenti simili.

Le domande del questionario procedono addentrandosi nel contesto delle relazioni che i soggetti hanno nel tempo libero, chiedendo  ai ragazzi con quanti compagni di scuola trascorrono il tempo libero:
- il 32,59%  trascorre il tempo libero con più di tre;
- il 30,37% meno di tre;
- il 25,93  con nessuno.
Nella domanda 12 (ved. tab.13) abbiamo chiesto loro che tipo di attività svolgono nel tempo libero :
- per il 38,78% dei ragazzi l'attività preferita sono gli hobbies;
- seguono le passeggiate con il 29,59%.

Successivamente chiediamo quale è il parametro valutativo di riferimento nello scegliere un amico; il parametro valutativo prioritario risulta essere:
- la simpatia (77,04%);
- mentre l'intelligenza viene indicata da una percentuale bassa (20%).

Nel rapporto con gli amici emerge che dai nostri ragazzi viene considerato più importante affrontare i problemi in modo simile (65,19%) e, avere lo stesso parere, da una percentuale bassa (23,70%).

Continuando abbiamo chiesto ai ragazzi che tipo di comportamento avrebbero adottato in caso di lite tra un amico ed un estraneo. Il 36,30% risponde che non vuole sentire nessuna versione dei fatti e cerca di farli riappacificare, mentre il 28,89% risponde che in ogni caso difende lâamico.
 

Abbiamo voluto sapere che modalità di relazione ritengono di assumere allâinterno di un gruppo di lavoro.
Il 58,96% preferisce aspettare prima di scegliere il proprio ruolo, mentre il 30,60% cerca di seguire ciò che gli altri suggeriscono.

A questo punto consideriamo il contesto dello sport, identificato come molto significativo nella formazione dei pari.
Lo sport può, a nostro avviso essere considerato un fenomeno psico-sociale perché, se è vero che esso è strettamente correlato al sistema culturale ed economico, è pur vero che è un momento classico in cui si esprimono i valori, i gusti anche secondo rielaborazioni personali.
-  Il 77,78% del nostro campione ama lo sport
-  il 45,86% preferisce il calcio
-  mentre il 25,56 % la pallavolo, questa percentuale evidenzia forse  quanto i ragazzi siano attenti  ai successi della  squadra materani di pallavolo femminile (Parmalat) che milita in serie A.
Da questi dati emerge, anche nella nostra ricerca,  come gli sport preferiti risultano essere solo quelli maggiormente propagandati dai mass media. La preferenza specifica data agli sport a squadre esprime il piacere della competizione.

Non meno importante nella formazione degli interessi è l'ambito che si organizza intorno alle  "fonti di informazioni".
In una società complessa come la nostra è rilevante la quantità di informazione necessaria, è inevitabile quindi che si creino delle fonti di informazioni privilegiate rispetto ad altre. Certamente la più privilegiata è la televisione, che ha una caratteristica specifica rispetto al giornale, sia per l'immediatezza dell'informazione, che per il potere dell'immagine. Le domande relative ai mezzi di informazione indagano sui programmi televisivi e le letture preferite in riferimento anche all'ambito familiare.
Il  25,93% segue sempre il telegiornale, mentre il 56,30% a volte. La lettura di questo dato è analoga a quella della ricerca siciliana di Perricone (1986):
ãl'episodicità nel seguire il telegiornale potrebbe essere letta come il risultato di un clima educativo familiare e scolastico, e forse sociale, che sottolinea nelle problematiche di attualità un interesse ritenuto solo degli adulti, dimostrando una ben precisa linea di demarcazione tra adulto e ragazzoä.
 

Il film risulta essere lo spettacolo preferito per il 37,50%, mentre il 19,38% preferisce trasmissioni su problemi di attualità. Tra i film e preferiti sono quelli  d'avventura per il 37,50% e quelli  di tipo sentimentale (29,41%).
Le notizie che interessano maggiormente sono quelle di attualità  (53,73%), rispetto a quelle sportive e di spettacolo. Câè da supporre che lâinteresse per lâattualità, identifichi una ricerca di notizie differenti da quelle proposte dal telegiornale.
La ricerca di alternative, differenti dal proprio contesto ambientale e la preferenza per le realtà dei film, possono essere lette come un bisogno di concretizzare le proprie identificazioni e come proiezione di una realtà ideale.
Le risposte sulla frequenza della lettura del giornale in classe dimostra che se il 54,48% non lo fa mai, il 46% solo a volte.
 

Alla domanda a risposta libera: quali pensi che dovrebbero essere gli argomenti da dibattere maggiormente nella tua scuola , i ragazzi del nostro campione chiedono che  si discuta:
- di problematiche giovanili per il 59,25%,
- di argomenti di attualità per il 19%,
- di sesso per il 13,33%
- di rapporto tra genitori e figli per il 8,42%.
 

Conclusioni

L'emergenza della individualità  dell'adolescente fa sentire il proprio peso: tutto deve essere messo in discussione, soprattutto le regole della famiglia.
L'egalitarismo, che contraddistingue il bisogno di essere riconosciuti, fa rispondere che, le regole in famiglia devono essere stabilite da "tutti di comune accordo".
Il tempo libero dei ragazzi è organizzato prevalentemente intorno agli hobbies e alle passeggiate, quindi alle risorse interiori e alla banalità della consuetudine sociale. Dalle risposte dei ragazzi emerge la necessità della organizzazione del tempo libero.

La noia  si verifica quando si crea uno squilibrio tra le spinte motivazionali interiori e le qualità dello stimolo esterno.
Alla luce di queste considerazioni, emerge la necessità di organizzare interventi nell'ambito dei contesti formativi, per determinare uno:
- stimolo alla formazione  e al
- potenziamento delle capacità del singolo.
La  trasformazione del tempo libero in tempo impegnato, determina l'incontro di generazioni diverse (insegnanti ed alunni),  che si ritrovano a:
- scegliere obiettivi,
- programmare interventi e attività,
che diano una connotazione qualitativa alla vita.

Per i ragazzi  può essere un tempo in cui, abituandosi  a prendere iniziative, e a comunicarle, si possono maturare quelle capacità di decisioni, di assunzione di responsabilità che sono gli unici mezzi della crescita personale e collettiva.
La costruzione di un progetto formativo, ad esempio, potrebbe realizzarsi attraverso l'animazione, ottenendo così la liberazione del tempo dalla schiavitù del consumismo e della passività .
Anche il gioco, che rappresenta un momento formativo dei valori, sia per quanto riguarda la relazione tra i coetanei, sia per quanto riguarda la strutturazione di particolari capacità cognitive, creative e morali può essere utilizzato nella organizzazione del tempo libero.

Lo sport può essere considerato come un fenomeno psico-sociale; benché strettamente correlato al sistema culturale ed economico, è un momento classico in cui si esprimono i valori, e può essere rielaborato in termini formativi, invece che solo competitivi.

Non meno importante nella formazione degli interessi è l'ambito che si organizza intorno alle  "fonti di informazioni".

La preferenza data ai films e l'episodicità nel seguire il telegiornale ci conduce a considerare:
- la loro concezione del sociale come differente dal proprio contesto ambientale
- e la fuga dalla realtà, attraverso i processi identificatori determinati dalle immagini filmiche.

Le scelte dei ragazzi per gli argomenti da mettere in discussione all'interno della scuola indicano una netta prevalenza per le problematiche giovanili, seguite dall'interesse per gli argomenti di attualità, dalle problematiche relative alla vita sessuale e per ultimo al rapporto con i genitori.

Le indicazioni fornite da questa indagine condotta all'interno delle funzioni di osservatorio del CIC, riportano alla necessità che la scuola organizzi e progetti al proprio interno anche quelle attività rivolte all'extra-scolastico.
Riproponendosi come agenzia socio-culturale completa: un microcosmo strutturato in cui è possibile ritrovare tutte le valenze formative di cui i ragazzi hanno bisogno.

Gli interessi e atteggiamenti degli adolescenti, rilevati dallâindagine, relativi a:

¨ CONTESTO FAMILIARE
¨ SCUOLA
¨ TEMPO LIBERO (gioco, sport)
¨ FONTI DI INFORMAZIONI

in sintesi possono essere così schematizzati:
 

CONTESTO FAMILIARE

lâadolescente:
- fa emergere la propria individualità al punto da mettere in discussione le ãregoleä del contesto familiare
- pretende lâegalitarismo, sintomo del ãbisognoä di essere riconosciuti
- riconosce lâautorità paterna nel processo decisionale, purché la ãdecisione finaleä sia condivisa da tutti
 

SCUOLA
- ripropone le stesse problematiche già presenti nel contesto familiare
 
 

TEMPO LIBERO
lâadolescente sente il bisogno di:
- trasformarlo in tempo impegnato
- organizzarlo in modo da evitare situazioni di competitività e superiorità fisica
- organizzarlo su situazioni che permettono a tutti di essere soggetti umani che operano ognuno a seconda delle proprie personalità  e capacità
- prendere iniziative e comunicarle, assumendosi responsabilità utili alla crescita personale e collettiva
 

 a) SPORT: - preferiti quelli maggiormente propagandati dai mass- media, come il calcio che esprime il piacere della competizione
                  - rappresenta un momento di identificazione con alcuni modelli di comportamento
 
 

  b) GIOCO  deve contenere le regole:

- per disciplinare il gioco

- per rendere il gioco uguale per tutti
 

FONTI DI INFORMAZIONE
- per l'immediatezza dell'informazione e il potere dell'immagine è privilegiata la televisione:
   a) telegiornale è seguito in modo episodico poiché le problematiche di attualità sono ritenute prerogative   degli adulti (ciò denota una ben precisa linea di demarcazione tra adulto e ragazzo)
   b) film è lo spettacolo preferito poiché attraverso le immagini consente identificazioni  (ciò denota il bisogno di fuga dalla realtà, poiché il film crea la possibilità di vivere in una realtà fittizia, con traguardi, scelte e ruoli che la vita forse non permetterà mai di realizzare)

 - Descrizione dei bisogni

 I bisogni della nostra utenza riguardano:

1) personale: - bisogno degli alunni di essere riconosciuti come soggetti autonomi

FATTORI EXTRASCOLASTICI:

2) educativo-culturale: - bisogno di crescita integrale dellâindividuo
                                     - riconoscimento delle diversità culturali nel rispetto del dettato
                                                                                            costituzionale

3) socio-familiare:

- bisogno di integrazione nel gruppo e nella collettività
- bisogno di egalitarismo e partecipazione

apprendimento

- rispetto dei tempi di apprendimento degli alunni
- rispetto dei diversi modi di apprendere
 
 
1) metodo di studio e di insegnamento:

- centralità dell'alunno

- studio di gruppo e di ricerca
- valorizzazione degli interessi specifici degli alunni nella scelta dei contenuti

FATTORI SCOLASTICI:

3) relazione con i docenti: - rispetto reciproco docenti/alunni

4) relazione con la scuola: - partecipazione democratica degli alunni alle scelte didattiche, alle regole e alla gestione scolastica
 
 

BIBLIOGRAFIA

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