UN 'MODELLO INTEGRATO' D'INTERVENTO PSICOLOGICO IN OSPEDALE GENERALE PER MIGLIORARE LA QUALITA', L'EFFICIENZA E L'UMANIZZAZIONE DELL'ASSISTENZA
di Gaetano Trabucco
Il Modello "Integrato" si articola su più livelli
e nasce dalla constatazione clinica che nell'assistenza dei
pazienti con gravi patologie organiche, croniche e a prognosi infausta
gli operatori devono confrontarsi, quotidianamente, con pazienti e
familiari alle prese con problematiche quali la dipendenza, l'impotenza,
l'angoscia, il dolore, l'aggressività, la morte.
Questi problemi, costantemente presenti nella relazione terapeutica,
se non sono adeguatamente considerati aumentano un disagio continuativo,
una sofferenza psicologica aggiuntiva che si esprime a diversi livelli:
a) nel paziente attraverso l'accentuazione dei sintomi, disturbi
del comportamento, della compliance e dell'adattamento;
b) nel rapporto operatore-paziente mediante la comparsa di forti conflitti;
c) nei rapporti tra gli operatori mediante l'acuirsi di tensioni
e contrasti.
d) Gli effetti del disagio psicologico rappresentano nel loro insieme,
il costo emotivo di numerosi trattamenti e, nel corso del tempo, anche
un costo economico aggiuntivo.
e) Per fronteggiare situazioni così articolate e complesse
abbiamo scelto di non agire direttamente sul singolo paziente, ma
di utilizzare un approccio indiretto tramite gli operatori, perché
tale approccio consente di gestire globalmente tutti i problemi, compresi
quelli dei familiari e degli stessi operatori.
f) Questa modalità operativa ha sviluppi e obiettivi differenziati
in quanto interviene sui pazienti e sui suoi familiari ed è
centrata sulla figura dell'operatore(medico o infermiere).
Ai pazienti garantisce assistenza e agli operatori assicura:
a) conoscenze utili per comprendere i significati che il paziente
attribuisce ai suoi sintomi, vissuti e comportamenti;
b) strumenti psicologici necessari per agire autonomamente all'interno
della relazione terapeutica;
c) aiuto a formulare progetti operativi che siano finalizzati e condivisi.
In concreto l'intervento psicologico, nello
spazio operativo offerto dalla relazione terapeutica, si svolge, contemporaneamente
a tre livelli:
¨ della formazione degli operatori;
¨ dell'assistenza ai pazienti;
¨ dell'organizzazione del lavoro.
La possibilità di agire simultaneamente ed
in maniera coordinata su questi tre livelli del lavoro clinico, solitamente
considerati separatamente, è ciò che abbiamo definito
approccio psicologico "integrato".
Condizione necessaria, quindi, per realizzare un approccio psicologico
"integrato" è un'adeguata formazione psicologica
degli operatori; essi, infatti, devono saper ascoltare i bisogni del
malato, sapere gestire con competenza l'azione terapeutica,
saper organizzare piani di lavoro finalizzati e condivisi.
L'esperienza più articolata e continuativa di collaborazione che ha permesso l'elaborazione e la verifica del "Modello Integrato" è stata condotta col Servizio di Emodialisi del nostro Ospedale ed i risultati ottenuti sono stati raccolti in una recente pubblicazione.
Le principali modificazioni osservate nel corso di
questa esperienza durata circa tre anni furono:
· Miglioramento del "clima" complessivo del reparto.
· Miglioramento della qualità di vita dei pazienti.
· Modificazioni della qualità del rapporto operatore/paziente.
· Miglioramento della qualità delle relazioni tra gli
operatori.
· Riduzione del Burn-out degli operatori.
· Miglioramento dell'efficienza ed incremento dell'attività
del Servizio dialisi.
Recentemente, sui pazienti, che dializzano in un Centro dove l'assistenza
psicologica è fornita secondo il Modello Integrato, abbiamo
valutato e quantificato con criteri statistici, attraverso indici
biologici, psicologici, comportamentali, di efficienza e di qualità
di vita, gli effetti prodotti sui pazienti, sui familiari, sugli operatori.
Tra i principali indicatori abbiamo utilizzato: pazienti:
stato nutrizionale, compliance, quantità di dialisi (Kt/V),
ecc. ö Familiari: immagine di sé, impegno del caregiver;
Operatori: Burn-out, assenze per malattia, trasferimenti; Efficienza
del Servizio: media giorni di ricovero; sedute dialitiche effettuate,
mortalità.
La ricerca sanitaria finanziata dalla Regione Veneto, iniziata nel1977
è durata complessivamente 2,5 anni e i risultati saranno presentati
in un Convegno, a Verona, il prossimo novembre.
Il Modello Integrato per l'assistenza psicologica è risultato
una modalità operativa efficace e duttile utilizzabile particolarmente
per l'assistenza in "area critica" ed in tutte le
situazioni di cronicità.
Essa infatti, mentre offre la possibilità di affrontare, simultaneamente,
i bisogni dei pazienti, le aspettative dei familiari e le difficoltà
relazionali del personale di assistenza, consente di valorizzare ed
integrare le funzioni delle diverse figure professionali impegnate
nel medesimo progetto, senza che ciascuno travalichi gli ambiti delle
rispettive competenze.
Il suo aspetto più innovativo è quello di considerare
la relazione terapeutica non soltanto come il luogo principale dove
si svolge l'esperienza di malattia del paziente ma anche come
un'efficace strumento di lavoro clinico capace di produrre modificazioni
a diversi livelli.
L'approccio alle problematiche psicologiche
dei pazienti secondo il "modello integrato" contribuisce
in maniera significativa anche verso una sostanziale "umanizzazione"
dell'assistenza perché riconosce alla persona malata
il diritto di avere risposte non solo ai bisogni fisico-medici ma
anche a quelli psicologici ed umani
Quest'ultimo aspetto è per noi molto importante perché
nei confronti dei malati, specie quelli affetti da patologie gravi
e a prognosi infausta, il nostro sforzo deve essere certamente quello
di garantire ai pazienti la sopravvivenza ma deve anche essere quello
di offrire ai malati, una qualità di vita che sia degna di
essere vissuta.